
Il quartiere è probabilmente il più complicato della città, perché al Soccorso si sommano decine di differenti etnie, nell’ambito di una densità abitativa davvero rilevante. Differenti comunità che faticano a incontrarsi, a dialogare e a superare i rispettivi pregiudizi. E se residenti e commercianti attendono almeno da un decennio una risposta concreta sul fronte sicurezza, in tema di possibilità di integrazione il Comune prova a fare un passo avanti. Ieri è stata inaugurata la riqualificazione dei giardini di via Marx, luogo di incontro di bambini e famiglie di ogni nazionalità, in passato teatro anche di un omicidio. Uno spazio grande, ma confusionario dal punto di vista urbanistico, dove si sommano le esigenze di anziani, adulti, bambini e famiglie. Da qui è nato un percorso partecipativo, che ha portato a investire sul polmone verde 60mila euro di soldi pubblici. La parte più vicina al confine con via Zarini è stata pensata per i bambini più piccoli, con l’installazione di nuovi giochi, altalene, pavimentazione anticaduta e uno scivolo. Quella più vicina alla declassata è stata immaginata per i ragazzi più grandi, con una scacchiera e giochi da tavolo, oltre alla piantumazione di dieci nuovi alberi per garantire ombreggiatura anche d’estate. E poi ci sono i tavoli e le nuove panchine per i genitori dei bambini e per tutti gli anziani che vogliono semplicemente dialogare all’interno dello spazio verde. "È un intervento realizzato su richiesta dei residenti – spiega l’assessore Cristina Sanzò -. L’idea è stata promuovere nuove dinamiche di socializzazione e di integrazione tra culture diverse, rispondendo alle varie esigenze dei frequentatori del giardino". All’inaugurazione del rinnovato giardino (foto) c’erano anche alcuni esponenti del comitato del Soccorso, che ora chiedono di continuare a investire sul quartiere. "Serve un’area di sgambatura nei giardini di prossimità di via del Purgatorio – commenta una residente, Stefania Benelli -. E va portato avanti il progetto di mediazione culturale con gli esperti del Pin. Solo se ci si conosce a vicenda fra le varie comunità può sparire questa sensazione di diffidenza reciproca. L’integrazione non può solo essere lasciata nelle mani della scuola". Il sindaco Biffoni invece si proietta al futuro. "Questo in via Marx è un primo passo in attesa che si compia l’operazione più importante: recuperare lo spazio che è attualmente sulla declassata, dove sorgerà un parco". Concetto ribadito anche dal consigliere comunale e segretario del Pd Marco Biagioni. "I risultati provenienti dal dialogo con i residenti si iniziano a vedere. Ora dobbiamo procedere col parco sulla declassata e quello all’ex Ambrosiana".
Stefano De Biase