
I vecchi vivai della fattoria del Parugiano diventano un hotel di lusso grazie al coraggio imprenditoriale della famiglia Corrieri, proprietaria a Montemurlo dell’azienda di filato Cofil. Un investimento per il territorio che ne guadagna in visibilità ed accoglienza, visto che si tratta della prima struttura 4 stelle superior. Già 24 le assunzioni effettuate con l’ambizione di arrivare a 40 dipendenti appena il centro benessere sarà a regime.
Un luogo di relax ai piedi della collina nella zona del Parugiano (Bagnolo), pensato per cene d’affari, meeting, come punto d’incontro per i clienti del distretto e anche per i turisti che vogliono approfittare di un angolo nel verde con lo sfondo della Rocca di Montemurlo. Quattro anni di lavori seguiti dagli architetti Sabrina Bignami e Alessandro Capellaro dello studio B-Arch di Prato hanno trasformato quello che che era un rudere in un hotel di lusso. Oggi la struttura accoglie 15 camere e 9 suite, attrezzate con cucina e spazio esterno, un ristorante che sarà aperto a tutti e non solo agli ospiti dell’albergo, con una loggia aperta sul paesaggio e 120 coperti a regime. Il ristorante, che aprirà nei primi giorni di luglio, vanta una cantina con oltre 300 etichette di vini. All’esterno un’accogliente piscina, creata per godere dello spazio aperto, un pezzo di campagna che sopravvive tra fabbriche e città, dotata di bar e ristorante autonomi. In autunno è prevista l’apertura di un centro benessere e di una sala multifunzionale per eventi, corsi, incontri e convegni, aperto a tuti. "Dopo quattro anni di lavori, rallentati dal Covid, siamo arrivati finalmente all’inaugurazione dei Vivai", commenta Federico Corrieri. "Come Cofil volevamo diversificare la nostra attività ed io personalmente avevo l’ambizione di creare un mio progetto e farlo funzionare al meglio. I Vivai vogliono essere un’eccellenza nel settore della ristorazione e del settore alberghiero e una risorsa per tutta la comunità". Il complesso turistico è stato realizzato per essere a basso impatto ambientale con impianti solari per la produzione di acqua calda. Il progetto è attento all’uso di materie naturali, secondo i principi della bio-architettura: privilegiato l’utilizzo di materiali come il cotto, la pietra locale, il legno, il ferro. "Un nuovo spazio di grande pregio, che si aggiunge a quelli esistenti e che arricchisce in maniera significativa l’offerta ricettiva di Montemurlo", commenta il sindaco Simone Calamai. "Un settore, quello dell’accoglienza alberghiera, che a Montemurlo era sottodimensionato rispetto alle esigenze sia di tipo lavorativo che turistiche". Tutti i parcheggi sono stati dotati di colonnine per la ricarica delle auto elettriche. Elemento centrale dei ’Vivai del Parugiano’ è la luce, che diventa parte attiva e dinamica dell’interior design, tramite un suggestivo gioco di ombre e riflessi.
Silvia Bini