REDAZIONE PRATO

Hotel al posto della polizia, ipotesi possibile

La destinazione d’uso dell’edificio prevede servizi. Il proprietario Sauro Bigagli, immobiliarista, ha portato avanti numerose lottizzazioni

Sauro Bigagli, 75 anni, commerciante di tessuti e immobiliarista insieme al cugino Roberto è proprietario dell’immobile in via Migliore di Cino, l’attuale sede della Questura. Imprenditore di lungo corso è stato lui a pagare la cifra record di 32 milioni al Comune per il terreno di Iolo compreso tra via Longobarda, via Didaco Bessi, via Ghisleri e via Cipriani per costruire la cittadella della moda (arrivata poi a costare oltre 50 milioni di euro).

Ed è sempre lui con la società ‘Bos’ insieme all’imprenditore Bruno Berti, ad essere stato protagonista della mega lottizzazione destinata al pronto moda in via Berlinguer al Marcrolotto due. Imprenditore di lungo corso, ha iniziato la sua attività con il tessile, oggi con la Sb di via Perlasca e numerosi immobili in città, ha sempre mostrato un grande naso per gli affari. Adesso questo nuovo colpo. L’operazione-Questura nasconde soltanto la volontà di convincere gli affittuari a mettere in atto una manutenzione migliore dell’immobile o punta a ben altro? Tra le motivazioni della disdetta del contratto c’è appunto la mancata manutenzione degli uffici, alloggi e del corpo centrale. Difficile da dire però cosa ci sia realmente dietro. Quello che è certo è che la Prefettura al momento ha aperto una manifestazione di interesse per cercare una alternativa valida visto che la famiglia Bigagli ha fatto sapere che non intende rinnovare il contratto di locazione.

A questo punto viene da chiedersi cosa potrebbe nascere al posto della Questura. La destinazione dell’immobile, salvo cambiamenti, prevede servizi e non contempla residenziale. Quindi potrebbe benissimo essere trasformata in hotel di lusso, un residence o in uffici per creare un polo direzionale. La posizione a due passi dall’autostrada e quindi da Firenze oltre che dai Macrolotti, è da far invidia tanto da non escludere nessuna ipotesi sul tavolo.

"So che sono stati fatti già alcuni incontri tra la Prefettura e i proprietari dell’immobile", commenta il sindaco Biffoni. "Mi auguro che si arrivi ad un punto di accordo, ovviamente questo non impedisce di guardasi intorno per cercare una soluzione diversa e altre opportunità come appunto sta facendo fare la Prefettura pubblicando l’avviso".

La questione alternativa non è banale: non è facile trovare in città un immobile di oltre 8000 metri quadrati. Il Comune non ha sedi tanto grandi di proprietà e nemmeno la Provincia. Restano i privati, ma edifici con dimensioni così imponenti e con le caratteristiche necessarie ad ospitare gli uffici e gli alloggi della Polizia sono davvero pochissimi.

Non resta che l’alternativa della mediazione, è molto probabile che anche questa volta Stato e proprietà trovino un accordo dopo oltre 30 anni di intesa. "La volontà è di rinnovare il contratto di affitto perché un trasloco del genere non sarebbe semplice e neppure trovare un immobile adatto", fanno sapere dalla Prefettura che conta di poter lasciare gli uffici in via Migliore di Cino per semplificare le cose".

Silvia Bini