Elena Duranti
Cronaca

Hibernum, il liquore del futuro arriva da una ricetta del Medioevo

Ecco la start up pratese che produce il nuovo vino con miele e spezie. La preparazione del distillato è realizzata in modo naturale

Il vino liquoroso Hibernum

UN VINO che non è solo un vino e che ha una storia affascinante e speziata. Hibernum è anche una start up riuscita e il nome – che deriva da quello antico di Vernio – di un progetto imprenditoriale che è stato presentato, con enorme successo di pubblico, all’ultimo Vinitaly di Verona.  “Sapevamo di aver un prodotto particolare, distillato con una ricetta unica, e concorrenziale – racconta Fulvia Arienti, una dei tre fondatori della società che produce questo nettare made in Prato – ma ovviamente non ci aspettavamo di avere la fila costante di fronte al nostro stand, che era il più piccolo della fiera, accanto a colossi come Ferrari e Cavit, inoltre proponevamo un vino soltanto, ma abbiamo avuto riscontro dai mercati esteri». Sono arrivati ordini e contatti dal Messico agli Emirati Arabi, passando per gli Usa. Ma cosa c’è nella ricetta di questo vino liquoroso? L’idea di metterlo in produzione, circa un anno fa, è stata di Giuseppe Di Guida, che è anche lo scopritore dell’antica ricetta, tramandata dal 1500 e scovata a Vernio in uno ‘zibaldone’ di preparati per la cucina del 1800. Le modalità di esecuzione sono state riprodotte fedelmente e con metodi assolutamente naturali. E quando due amici, Fulvia Arienti, che si occupa di investimenti immobiliari e Tommaso Mantelli che poi è diventato il direttore commerciale di Hibernum, hanno assaggiato il liquore, hanno deciso di finanziare e di ingrandire la start up, dandole una struttura imprenditoriale, tramite la società di servizi «Ambrogio» che ha sede in viale della Repubblica vicino al museo Pecci. E i soci invitano i giovani o chiunque abbia un’idea originale a rivolgersi a loro con eventuali nuove start-up, che saranno valutate per investimenti. Potrebbe succedere lo stesso che è accaduto a Di Guida. Tornando al vino liquoroso Hibernum, messo in produzione dopo molte prove e assaggi, e confezionato con un packaging appositamente studiato che ricorda il coccio dei contenitori medievali, è il risultato di un procedimento complesso. Le dosi e la preparazione sono quelle dell’antica ricetta, la gradazione è di 18°, anche se le spezie presenti – pepe, zenzero, cannella, semi di sedano, arancia amara e galanga che è una radice con proprietà digestive, il tutto dolcificato con miele e zuccheri dell’uva – la fanno percepire più alta. Il vino di base è un Sangiovese in purezza che viene poi unito alle spezie miscelate e fatte macerare, in una distilleria a Barberino Val d’Elsa. Si può assaporare sia freddo che caldo, e cambia notevolmente a seconda che si gusti come aperitivo, cocktail o ‘shottino’, con il formaggio oppure ancora con il cioccolato con cui si abbina. Il prezzo al dettaglio è di 23 euro alla bottiglia.  «Si tratta di un prodotto che ha una storia precisa, che va raccontato – spiega Mantelli – per questo cerchiamo agenti di commercio già inseriti nel settore che abbiano intenzione di allargare la propria carta vini con un prodotto diverso e apprezzato, e di crescere all’interno dell’azienda».