Gualchiera di Coiano. Via ai lavori di recupero

I cantieri per il restauro della copertura e delle mura sono stati finanziati con il Pnrr per 330mila euro. La consegna è prevista per gennaio 2025.

Gualchiera di Coiano. Via ai lavori di recupero

Gualchiera di Coiano. Via ai lavori di recupero

L’ambizione è quella di valorizzare al meglio uno dei più importanti esempi di archeologia industriale della città. Si tratta della Gualchiera di Coiano, l’antico opificio di origine medievale che ora torna a nuova a vita. Hanno preso il via e sono stati presentati ieri mattina i lavori finanziati nell’ambito del Pnrr per un totale di 330mila euro, che riguarderanno la struttura dedicata alla lavorazione della lana completa dei manufatti idraulici (gora, margone e bocche di approvvigionamento) e del processo produttivo, con macchinari, pulegge e alberi di trasmissione. In particolare gli interventi riguardano la messa in sicurezza della copertura ed il restauro dei paramenti murari, con l’obiettivo di preservare l’essenza e il carattere storico dell’edificio.

"Un intervento importante – afferma l’assessore all’urbanistica Valerio Barberis – perchè coinvolge una realtà unica, che oggi è gestita e valorizzata dall’associazione ’Insieme per il recupero della Gualchiera di Coiano’, che si impegna con molte attività ricreative e culturali. Abbiamo chiesto in modo convinto risorse per il recupero di questa struttura in modo che anche grazie a questi interventi possa tornare a essere fruibile per tutta la cittadinanza". La presentazione dell’inizio dei lavori, che dovrebbero terminare a metà gennaio 2025, è stata anche l’occasione per illustrare il nuovo materiale turistico della città dedicato, anche, alla Gualchiera di Coiano.

"Per noi questa struttura è un punto di riferimento, specialmente del nostro progetto di turismo industriale Tipo – aggiunge l’assessore al turismo, Gabriele Bosi –. Come assessorato abbiamo deciso di finanziare economicamente il materiale realizzato da Gloria Marras per conto dell’associazione che permette di conoscere e visualizzare un itinerario, da fare a piedi, dal Cavalciotto di Santa Lucia fino al Museo del Tessuto, con indicate aziende e luoghi storici. Il percorso è visibile anche dalla app ’Tipo’, scaricabile per Ios e Android. Un modo per valorizzare ancora più efficacemente questo lato così importante della storia manifatturiera della città, che per noi è anche un prodotto turistico da raccontare a livello regionale e nazionale".