
Ferito dall’alluvione, ma già pronto a ripartire e a disposizione dei clienti: è il messaggio forte e chiaro del consorzio Pratotrade e della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord al mondo della moda.
"Come imprese finali della filiera tessile stiamo dando ai clienti informazioni sulla situazione di Prato per quella che effettivamente è, cioè di sostanziale continuità di capacità produttiva nonostante l’alluvione – afferma Giovanni Gramigni, presidente del consorzio –. Desideriamo che venga percepito con chiarezza che Prato c’è, che per l’ennesima volta nella sua storia il distretto si è rimboccato le maniche e a tempo di record ha saputo rimettersi in piedi, pur con alcuni punti di difficoltà che permangono". Gramigni ricorda che fra i consorziati "abbiamo avuto pochi o nessun danno e siamo pienamente operativi, ma crediamo che continuare a promuovere il distretto pratese sia indirettamente utile anche a chi in questo momento è in difficoltà. E’ interesse di tutti che Prato continui la sua attività. Nessuno deve essere lasciato indietro: anche chi non è in gioco oggi lo sarà domani".
D’accordo nel dare un segnale positivo alla clientela è Maurizio Sarti, presidente della sezione Sistema moda di Ctn. "L’alluvione è stata disastrosa, ma non al punto da compromettere l’operatività generale del distretto tessile. Le stime che abbiamo effettuato ci dicono che le industrie tessili danneggiate, in una misura che va da seria a lieve, sono intorno al 20% del totale. Le restanti imprese sono attive e determinate a conservare la loro posizione e quella del distretto sul mercato". Sono stati tanti i segni di solidarietà concreta al distretto, anche dal mondo delle fiere: "Alcune delle principali, come Milano Unica e Première Vision, ci hanno comunicato che pensano a condizioni di favore per la partecipazione delle imprese colpite dall’alluvione – aggiunge Sarti – . E’ ancora presto per capire, dovendo tenere conto della situazione delle imprese artigiane, quali danni possa aver ricevuto la filiera, se si siano determinate delle falle più o meno rilevanti". E’ su quest’ultimo punto che Sarti attira l’attenzione dei clienti: "Se dovesse esserci ritardi nelle consegne o qualche altro problema dovuto all’alluvione, confidiamo che vorranno mettere in pratica quel senso etico e di responsabilità verso la filiera produttiva e che è alla base delle loro politiche aziendali. Ogni impresa in difficoltà è un grosso dispiacere per tutti noi. Le imprese non toccate dall’alluvione possono e devono continuare a far ‘girare’ il distretto nell’interesse di tutti".