Tribunale al collasso? Se ne parla da 10 anni. E intanto le grane aumentano. L’ufficio decreti ingiuntivi del giudice di pace chiuso perché l’unica addetta è in aspettativa e non ci sono sostituti. Le prime udienze dei processi per le citazioni dirette fissate nel 2025. Sono solo gli ultimi problemi fra i tanti che ogni giorno spuntano nel palazzo di giustizia nonostante gli appelli di politici e rappresentanti istituzionali. A fare discutere è stata anche la pubblicazione degli ultimi due interpelli per la mobilità del personale. A fronte di una scopertura di organico a Prato del 35%, nei due interpelli è stata pubblicata la disponibilità di cinque posti per funzionario e zero posti per cancelliere. Insomma nessun cancelliere, anche se lo volesse, può chiedere di essere trasferito a Prato. Perché? Nessuno lo sa dire. "Del tribunale di Prato si parla da 10 anni e tutti i deputati, di destra o di sinistra, di ogni colore politico, si sono adoperati per migliorare la situazione", dice Giorgio Silli, parlamentare di Coraggio Italia, che da sempre si interessa della questione. "Ho depositato non so più quante richieste e atti parlamentari per chiedere interventi diretti del ministero. A maggio sono stato con il presidente del tribunale Francesco Gratteri e con il sindacalista della Cgil Walter Vizzini dal sottosegretario Sisto. A tutte le interrogazioni mi viene risposto utilizzando il politichese, ma di fatto la coperta è corta". Silli prende spunto dall’ultimo episodio, la chiusura dell’ufficio decreti ingiuntivi. "La sospensione dell’attività di quell’ufficio – aggiunge – in un distretto come quello di Prato è una apocalisse. Come diceva Andreotti ’a pensar male si fa peccato, ma non si sbaglia quasi mai’. A fronte della volontà politica, penso ce ne sia una amministrativa che preferisce che il tribunale chiuda. Si tratta di capire da parte di chi all’interno del Ministero e per quel motivo". Silli ha già depositato un’interrogazione sull’ultimo interpello. "E’ l’ennesimo schiaffo che riceviamo – dice Walter Vizzini della funzione pubblica Cgil – Perché a Prato ci sono 4 posti e a Lucca 16? La cosa sconcertante sono i posti per cancelliere. Abbiamo una scopertura del 90%, ossia su 10 cancellieri in pianta organica ne abbiamo fisicamente al lavoro solo uno in tutto il tribunale. Se anche ci fossero persone disponibili a venire a Prato, non possono farlo. Di recente sono arrivati 13 assistenti giudiziari, peccato che la metà sia già stata trasferita: chi perché ha figli e quindi ha diritto al riavvicinamento, chi per la legge 104 nonostante non sia d’obbligo lo spostamento e nonostante il tribunale abbia dato parere negativo. Il personale in sostituzione è stato solo fittizio e, nel frattempo, ci sono stati i pensionamenti". Secondo Vizzini, di fronte a questi numeri appare chiaro che l’amministrazione non opera secondo criteri matematici. L’unica soluzione sarebbe un intervento di natura politica.
Laura Natoli