
Il giardino pubblico sotto le case Epp di via delle Fornaci Gli inquilini hanno chiesto di smantellarlo e fare un semplice spazio verde
Un giardino pubblico abbandonato da anni. E’ quello che si trova sotto le case Epp di via delle Fornaci a Poggio a Caiano dove ci sono ancora diversi giochi per i bambini che però, col tempo, si sono rotti. All’epoca fu realizzato un finto prato al posto del manto erboso ma l’assenza di manutenzione ha deteriorato anche questo. I bambini nel complesso edilizio non ci sono più e da fuori non viene nessuno quindi gli inquilini hanno chiesto, più volte, al Comune di smantellare il giardino e fare un semplice spazio verde.
Negli ultimi anni nessuna amministrazione è riuscita a restituire questo giardinetto alle case popolari. "Con il passare del tempo – racconta Samuela, inquilina del palazzo che da anni si batte per il ripristino del decoro – i giochi si sono rotti, deteriorati e il finto prato è ora una discarica con sporcizia lasciata da chi passa, da coloro che fanno fare i bisogni ai cani senza raccoglierli, erbacce cresciute. E senza mai pulire l’odore è insopportabile. Poi abbiamo visto anche i topi. Siamo sfiniti perché il problema è stato posto da quando c’era il sindaco Francesco Puggelli: andammo in Comune, scrivemmo lettere e la promessa era sempre quella che l’amministrazione avrebbe sistemato. Con la nuova giunta è uguale: abbiamo esposto il disagio, non si può aprire le finestre dal cattivo odore e lo spettacolo è indecoroso, oltretutto si vede benissimo dalla strada. Anche la nuova amministrazione ci ha risposto che sarebbero intervenuti. Invece, al momento non è successo nulla".
I cittadini chiedono di ripulire, senza ricomprare i giochi: "Non chiediamo i giochi perché hanno un costo e non ci sono bambini – conclude Samuela – solo ripristinare il prato, magari sistemando due panchine, un tavolo, un gazebo per l’ombra. Un minimo di decoro". Il Comune ha transennato il giardino ma si può accedere e lasciare i giochi non più in regola, può essere anche pericoloso se qualcuno cerca di salirci sopra.
M. Serena Quercioli