Gida entra nella Multiutility . E mette al sicuro 30 milioni di opere: "Importante traguardo politico"

L’operazione porterà investimenti su impianti di depurazione e acquedotto: "Passaggio naturale"

Gida entra nella Multiutility . E mette al sicuro 30 milioni di opere: "Importante traguardo politico"

Gida entra nella Multiutility . E mette al sicuro 30 milioni di opere: "Importante traguardo politico"

Il sindaco lo ha presentato come il raggiungimento di un importante traguardo politico, di certo si tratta di un passaggio epocale per Gida, il depuratore nato 40 anni fa per rendere le aziende più virtusose e la città meno inquinata. Oggi, quel modello virtuoso, con l’ambizione di crescere ancora, entra sotto il controllo di Multiutility toscana nata dalla fusione fra Alia, Publiservizi, Consiag e Acqua Toscana. Una svolta per la società partecipata da Comune e Confindustria Toscana Nord, che con l’acquisizione da parte della Multiutility toscana punta a rafforzare investimenti e posizione sul panorama dei servizi. Confindustria oltre a 6 milioni di euro ottiene così garanzie per il futuro: nei prossimi 5 anni sono previsti 30 milioni di euro di investimenti per depurazione e fognature, nell’ambito dei 43 milioni previsti dall’Autorità Idrica Toscana per l’area pratese. Ulteriori 18 milioni in campo per sviluppare l’acquedotto industriale attualmente esistente verso le industrie della Valbisenzio. Grazie alle spalle larghe della Multiutility, tra gli obiettivi di lungo periodo (2033), potranno essere valutati ulteriori investimenti per circa 150 milioni di euro. "Il futuro di Gida è per la nostra associazione una priorità assoluta – dichiara il presidente di Confindustria Toscana Nord Daniele Matteini -. Per l’industria pratese la gestione della risorsa acqua, il processo di depurazione, il riuso attraverso l’acquedotto industriale sono temi centrali, anche perché costituiscono una parte essenziale di quel profilo di sostenibilità che le nostre aziende vogliono e devono valorizzare nelle relazioni commerciali".

A dare il via all’operazione è stato il voto in consiglio comunale che ha autorizzato la cessione delle quote di Gida ad Alia: il Comune di Prato, che a oggi detiene il 46,92% del capitale sociale, ha sottoscritto l’aumento di capitale tramite il conferimento in natura delle azioni di Gida ad Alia Spa, che già possiede l’8% delle azioni. Un secondo accordo servirà per cedere il restante 45,08% di Guida a Alia da parte di Confindustria Toscana Nord, consentendo così alla Multiutility di diventare proprietaria degli impianti.

"Nata per rispondere alle esigenze industriali in maniera centralizzata, si è da sempre occupata anche delle acque civili. Dopo tanti anni la città e il distretto si sono evoluti e la depurazione delle acque industriali non è più l’attività prevalente – precisa il presidente di Gida, Alessandro Brogi -. Per questo il passaggio dei processi di depurazione sotto il controllo pubblico rappresenta un’evoluzione naturale dell’azienda. Un’evoluzione che permetterà di aumentare l’efficacia degli impianti".

L’acquisizione di Gida consentirà alla stessa Alia di rafforzare la propria presenza nel settore idrico: "Nei prossimi 5 anni sono previsti almeno 30 milioni di euro di investimenti - commenta il vice presidente di Alia Multiutility, Nicola Ciolini - per esempio, la copertura delle vasche di depurazione e l’adeguamento di alcuni processi depurativi di Baciacavallo, il miglioramento dell’impianto del Calice, o l’adeguamento degli impianti di Cantagallo e di Vaiano".

Silvia Bini