Giani: "Gli scavi a Gonfienti devono ripartire"

Giani: "Gli scavi a Gonfienti devono ripartire"

Giani: "Gli scavi a Gonfienti devono ripartire"

"Vogliamo ripartire con gli scavi a Gonfienti". Parola del governatore Giani intervenuto ieri durante la presentazione di tourismA, il Salone dell’Archeologia e del Turismo Culturale organizzato da Archeologia Viva, che si terrà al Palazzo dei Congressi di Firenze dal 24 al 26 marzo. "Il Salone è diventato il punto di riferimento dell’archeologia – le parole del presidente della Regione – Archeologia che ha riportato in vita i tesori di San Casciano dei Bagni: più di cento statue e oltre cinquemila monete che ho potuto ammirare a Grosseto, dove stanno lavorando in vista della mostra che si terrà al Quirinale il prossimo 14 giugno. Questo mi ha fatto capire il valore e la capacità di richiamo verso quei territori che può significare una straordinaria scoperta come questa. E lo stesso – ha proseguito – dicasi per tante altre zone della Toscana che hanno svelato altri tesori". Come quello di Gonfienti, appunto. "Stiamo pensando di riattivare gli scavi con risorse regionali nella piana pratese – spiega – dove è stata scoperta la grande città etrusca. Vorrei arrivare a discutere, approfondire e poi siglare un protocollo di intesa con il ministero della Cultura per andare avanti con gli scavi". L’obiettivo, dunque, è per rimettere le mani nella storia. Nelle radice etrusche del territorio. Nel 1996, quando a Gonfienti si scavava per ampliare l’interporto, nessuno avrebbe potuto immaginare che proprio lì sotto, sepolta dai secoli, giaceva un’enorme città risalente a più di 2500 anni fa, città che intorno al VI – V secolo avanti Cristo è stata lo snodo fondamentale delle vie di comunicazione fra l’Etruria centrale e l’Etruria padana. Una selezione dei preziosi reperti ritrovati nelle campagne di scavo è esposta al museo alla Rocca Strozzi di Campi Bisenzio.