Prato, furto di ostie e pisside: denunciato il ladro. La messa "di riparazione"

Gli oggetti sacri non sono stati ritrovati. I Carabinieri non escludono anche la pista della vendita delle ostie consacrate per eventuali “messe nere”

L'intervento dei carabinieri (Foto repertorio Germogli)

L'intervento dei carabinieri (Foto repertorio Germogli)

Prato, 28 gennaio 2023 - Ha 47 anni e vari precedenti penali l'uomo responsabile del furto nella Basilica di Santa Caterina de’ Ricci. I Carabinieri di Prato erano già sulle tracce quando ieri, 27 gennaio, ha forzato il tabernacolo rubando la pisside e le ostie consacrate contenute al suo interno. I Carabinieri di Vaiano hanno poi rintracciato l'uomo questa mattina presso l’abitazione di un amico. Dopo un tentativo di fuga dalla finestra è stato immediatamente fermato dai militari e accompagnato nella Basilica dove gli investigatori hanno ripercorso fedelmente tutte le sue azioni. Sono stati ispezionati i cestini dei rifiuti di tutta la zona, in quanto il ladro ha confessato di essersi liberato dell’oggetto sacro dopo aver tentato di venderlo ad alcuni ricettatori della zona, i quali probabilmente capita la delicatezza dell’oggetto non ne hanno voluto sapere nulla.

Nella Basilica pratese, alle monache di clausura presenti durante le operazioni di sopralluogo, l’uomo ha rivolto parole di scuse per il grave gesto fatto e le stesse hanno avuto parole di compassione dichiarandogli il loro perdono e spiegandogli la gravità di tale azione. Le operazioni di ricerca della pisside si sono spostate dal centro cittadino al centro di raccolta rifiuti di Alia in via Paronese, dove i militari con l’aiuto del personale preposto hanno controllato alcuni cumuli di rifiuti, ma purtroppo non è stato rinvenuto l’oggetto sacro.

I Carabinieri non escludono anche la pista della vendita delle ostie consacrate per eventuali “messe nere” anche se obiettivamente non pare questo il caso. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Prato e dovrà rispondere del reato di furto aggravato.

Il vescovo Giovanni Nerbini intanto ringrazia i Carabinieri "per tutto l’impegno che hanno profuso nel risolvere nel minor tempo possibile il gravissimo fatto avvenuto nella basilica di San Vincenzo e Santa Caterina de’ Ricci. Purtroppo – aggiunge – le ostie consacrate non sono state ritrovate, nei prossimi giorni faremo un gesto pubblico, una celebrazione in riparazione della profanazione dell’Eucarestia. Come ho già detto: il nostro proposito è quello di ripristinare il senso dell’Eucarestia in mezzo a noi".

Intanto, questa mattina alle 7,30, monsignor Nedo Mannucci, già rettore della basilica di San Vincenzo e Santa Caterina, ha celebrato una messa con la comunità monastica, ancora sgomenta per quanto accaduto, in riparazione per la profanazione dell’Eucarestia. Anche nel pomeriggio la messa prefestiva viene celebrata dal rettore don Paolo Baldanzi secondo questa intenzione.