SARA BESSI
Cronaca

Furto sacrilego a Prato, donna ruba un’ostia durante l’adorazione perpetua

Denuncia e messe di riparazione. E’ successo nel chiesino di San Paolo mentre alcuni fedeli si trovavano in preghiera davanti all’ostia consacrata e custodita nell’ostensorio

Furto sacrilego a Prato

Furto sacrilego a Prato

Prato, 8 febbraio 2024 – Furto di un’ostia ieri pomeriggio nel chiesino di San Paolo, dove si svolge l’adorazione perpetua, 24 ore su 24. L’episodio sacrilego è avvenuto nel pomeriggio di ieri, come detto, mentre si trovavano in preghiera davanti all’ostia consacrata e custodita nell’ostensorio alcuni fedeli.

Tra di loro anche una donna, a quanto pare non conosciuta dagli altri presenti e forse con qualche problema di carattere comportamentale. Secondo il racconto poi reso ai carabinieri che sono intervenuti al chiesino di San Paolo, la donna ad un certo momento si è alzata dalle panche e si è diretta all’altare dove si trovava l’ostensorio con l’ostia.

La donna ha aperto lo sportellino della teca, ha preso l’ostia ed è uscita dalla chiesa. Un’operazione durata poco tempo che ha lasciato di stucco tutti, tanto che nessuno ha avuto la forza di intervenire e di fermare la donna.

I fedeli hanno avvertito don Guglielmo Pozzi, coordinatore del gruppo di fedeli che si occupa dell’Adorazione perpetua (in città si fa in due chiese) e che in tutto sono circa 300 persone. Il sacerdote ha informato i carabinieri e ha formalizzato la denuncia per la scomparsa dell’ostia.

Secondo la sua esperienza, però, non si tratterebbe di un furto su commissione, elemento che aprirebbe a possibili scenari di un uso scellerato della particola consacrata, come messe nere o altri rituali. Infatti, il furto potrebbe essere il gesto di una persona che è apparsa un po’ confusa e poco equilibrata.

Comunque, dopo le pratiche per la denuncia del furto - è stato segnalato ovviamente anche in Curia - don Pozzi ha deciso di celebrare immediatamente due messe di riparazione: una è stata officiata alle 19 e l’altra alle 21 di ieri sera per permettere anche a quanti erano al lavoro di partecipare.

Sa.Be.