
Elisa Amato, 29 anni, e l’ex fidanzato Federico Zini, 25, che l’ha uccisa nella notte tra venerdì e sabato con tre colpi di pistola per poi suicidarsi sparandosi alla testa nel parcheggio del campo sportivo di San Miniato
Prato, 1 giugno 2018 - «Chi non ha mai avuto un cane non sa cosa significhi essere amato». Scriveva così su Facebook, nel maggio dello scorso anno, Elisa Amato, la ragazza di 29 anni che sabato notte è stata uccisa dall’ex fidanzato Federico Zini, che poi si è suicidato con un colpo alla tempia. Elisa amava gli animali: cinque anni fa si era laureata a Pisa in allevamento e addestramento cani ed era legatissima alla sua Zara, canone nero di otto anni. Proprio per questi motivi la famiglia ha chiesto di ricordare la ragazza non con fiori ma con opere di bene per il canile di Pistoia. «E’ quello che avrebbe voluto Elisa», spiega Elena, la sorella. «Il nostro desiderio più grande è quello di non fare appassire la dimostrazione dell’amore per Elisa in un fiore, ma di farlo durare nel ricordo di qualcosa che lei amava tantissimo».
Il funerale di Elisa sarà celebrato dal vescovo domani alle 15 nella chiesa di San Pietro Apostolo a Galciana. Il feretro sarà trasportato a mano dai volontari della Pubblica Assistenza, dove Elisa faceva volontariato. E sempre domani si terrà anche il funerale dell’ex fidanzato Federico Zini, nella chiesa di Balconevisi a San Miniato alle 16. Ieri pomeriggio la salma di Elisa è stata esposta nella sala principale della Pubblica Assistenza di via San Jacopo, dove si sono riversati amici e parenti, tra le lacrime e un dolore lancinante. Inconsolabile quello dei genitori, distrutti dalla perdita e ancora visibilmente sotto choc. Così come la sorella Elena, che si è fatta forza per ricordare Elisa. «Era una persona meravigliosa, una ragazza vitale e sempre piena di gioia, buona davvero. Amava tanto gli animali e abbiamo deciso che il modo migliore per ricordarla fosse quello di aiutare il canile di Pistoia, dove lei andava spesso e dove in passato aveva provato anche a collaborare». Due brevi battute anche per i genitori di Federico.
ECCO CHI ERANO I RAGAZZI MORTI
«Forse le mie parole sono state fraintese, non ho niente contro la famiglia di Federico. Non sono loro i responsabili», continua Elena che poi commenta anche la relazione tra Elisa e Federico: «Si erano allontanati e riavvicinati più volte, ma non ultimamente». Davvero tanti i giovani che si sono presentati nel salone Apollo della Pubblica Assistenza. A stento trattenevano le lacrime, molti si lasciavano andare e piangevano a dirotto. «Non ci sono parole per commentare quello che è successo. E’ stata una grande ingiustizia - commenta un’amica di Elisa -. Resterà sempre nel nostro cuore. Il dispiacere è profondo, il dolore troppo grande. L’ho conosciuta qui, facevamo volontariato insieme. Era sempre con il sorriso, faceva del bene a tutti». Sono tanti quelli che sono rimasti vicini alla famiglia Amato in un momento così drammatico. «Ringrazio ancora tutti - dice la sorella di Elisa - Grazie per il sostegno e per l’amore che ci state dimostrando in questi giorni».