
Gli scatti rubati da Facebook sono stati poi pubblicati sul sito hard all’insaputa delle ragazze
Prato, 12 dicembre 2018 - Hanno un nome e un cognome gli autori del furto di fotografie di ragazze da Facebook, immagini poi caricate su un sito di incontri piccanti. I tre - tutti residenti a Firenze e provincia tra i 25 e i 40 anni – perquisiti nei giorni scorsi dalla polizia postale, sono stati iscritti sul registro degli indagati dal pm Ester Nocera per violazione della privacy. Fra i tre ci sono due pratesi, un 25enne residente in città e un 35enne assicuratore, nato a Prato ma residente a Greve con un lavoro nell’area fiorentina. Nel corso delle perquisizioni, inoltre, sono stati acquisiti i supporti informatici utilizzati, sia per caricare le fotografie, che una sorta di archivio digitale di fotografia di ragazze.
La polizia postale, nel frattempo, ha ricevuto oltre cento denunce, da parte di ragazze le cui immagini sono finite nel sito d’incontri. E’ principalmente dal computer del suo ufficio che il principale indagato, l’assicuratore pratese, immagazzinava le immagini poi riversate nel portale. Ma non è stato l’unico a rimanere impigliato nell’inchiesta della procura di Firenze. Con lui anche altri due giovani, che, come se fosse un gioco goliardico, hanno contribuito ad arricchire l’archivio del sito d’incontri. Adesso che la procura ha tre presunti responsabili in mano, potrebbe scatenarsi la partita dei risarcimenti. Molte delle ragazze che hanno fatto le denunce si sono contemporaneamente rivolte ad un legale per tutelare la loro immagine e soprattutto la loro privacy.
Lo "scandalo" delle foto rubate e finite sul sito equivoco, è divampato alcune settimane fa. Molte delle ragazze non sapevano neanche che fossero state carpite le loro immagine, ma con il passaparola, grazie soprattutto ai social, nel giro di pochi giorni la polizia postale venne letteralmente subissata di richieste di informazioni e di ragazze che sporgevano querela. Ma quanto accaduto in questo episodio deve anche essere un monito sull’uso dei social network. Purtroppo con la pubblicazione delle proprie foto, si cede di fatto a terzi, anche ignoti, la propria immagine. Le foto rubate in questione erano scatti innocenti, di momenti di divertimento o familiari. Ma la loro collocazione in un contesto equivoco, corredato anche da commenti triviali, ha reso il tutto molto spiacevole per le inconsapevoli protagoniste.