
La sindaca di Prato Ilaria Bugetti lunedì scorso al Palazzo di Giustizia di Firenze prima di essere ascoltata dal giudice delle indagine preliminari
"Siamo tutti pratesi" dice alla fine della seconda riunione della direzione dem, il segretario del Pd toscano Emiliano Fossi. Sapeva che era dura e c’era molto lavoro da fare per compattare tutte le anime: se n’è reso conto molto bene giovedì sera a Galciana, bis dopo Vergaio. Per il Pd regionale Prato è la ’fortezza delle fortezze’ da tutelare e da sostenere. Se crolla le conseguenze sono immediate per tutto il mondo dem a partire dai voti imminenti o quasi (Regionali prima, Comunali dopo). La direzione non è finita, l’altra sera Fossi ha difeso la segreteria locale richiamando tutti "ad un alto senso di responsabilità e coinvolgimento".
Il patto di Vergaio regge perché di fatto è utile a tutte le componenti dem pratesi. Non si va a cena insieme, ma si fa la cassa comune per la spesa, poi ognuno al proprio tavolo anche perché le critiche esplicite sono state silenziate per ragion di partito. E’ guerra anche di numeri. I biffoniani dicono che se volessero la direzione potrebbe contarsi su qualche atto; non lo fanno, ma i numeri sarebbero incerti ("30 legati al vertice Schlein, 30 nostri, 20 vicini alla sindaca e ora oscillanti"). La testa dem smentisce questo scenrio e sottolinea "che quei 20 stanno tutti con noi...". Questo è il clima dem pratese. Ma di fatto il patto di Vergaio ("compattezza e non facciamoci del male ulteriore") regge perché va bene a tutti. Matteo Biffoni sarà il candidato consigliere regionale leader dei pratesi, Marco Biagioni, il segretario "della nuova era", porta il partito al voto toscano e poi ci sarà il congresso per dire se deve rimanere al suo posto o meno. Ma intanto si aspetta l’assemblea, finora rimandata. Intanto in città a fronte del messaggio del vescovo Nerbini ha risposto pubblicamente solo la Cisl. "L’invito e la sollecitazione del vescovo vanno colti subito e tradotti in un percorso di sinergia pragmatico per il bene della città, cogliamo con favore e immediata disponibilità l’invito del vescovo Nerbini ad una partecipazione corale e responsabile" afferma il segretario generale Fabio Franchi aderendo all’appello per un rilancio del tessuto sociale ed economico. "Abbiamo più volte sottolineato come il Tavolo di distretto, i progetti del Pnrr, i servizio sociali e sanitari in risposta ai bisogni della collettività -per citare alcune delle questioni più urgenti in campo -, proseguano nel lavoro ad oggi iniziato e nei programmi condivisi - elenca Franchi - Ogni rallentamento o blocco sarebbe un danno alla comunità locale ed una conseguente omissione di responsabilità che danneggerebbe l’intero tessuto sociale".
Luigi Caroppo