Fondazione Cassa: in ballo la presidenza Il testa a testa è fra Toccafondi e Marini

Fumata bianca per l’elezione di 7 membri del consiglio di indirizzo. Il voto dell’assemblea orienta il futuro. Quali sono gli altri nomi

L’attesa fumata bianca è arrivata. Ieri l’assemblea dei soci della Fondazione Cassa di Risparmio ha eletto sette degli otto membri mancanti affinché il Consiglio di indirizzo - formato da 16 membri, dei quali otto già designati dagli enti - possa riunirsi e diventare operativo. Nell’arco di due mesi e tre sedute elettive, l’assemblea ha scelto, votando con le regole del nuovo statuto: nella seduta di ieri in Camera di Commercio, i votanti sono stati 76 su 111 aventi diritto. L’elezione è avvenuta a maggioranza semplice (le due precedenti richiedevano la maggioranza qualificata).

Ad oggi i componenti del CdI sono 15 (su 16 previsti). Hanno superato il quorum fissato a 39 Diana Marta Toccafondi, Riccardo Marini, Massimo Roberto Mancini, Ambra Giorgi, Raffaella Pinori, Luca Roti e Alessandro Pieraccini. Il testa a testa è stato fin dalle precedenti consultazioni fra Diana Toccafondi e Riccardo Marini. Le urne di ieri l’hanno data come eletta con maggior numero di voti, 48, contro le 47 preferenze di Marini. Per Toccafondi, studiosa di archivistica e di storia, ex Soprintendente Archivistica della Toscana e direttore dell’Archivio di Stato di Firenze e di Prato, è il secondo mandato in Fondazione. Per lei, forte delle preferenze riportate, si fa concreta la possibilità di diventare presidente. Ma i giochi si decideranno davvero quando il consiglio di indirizzo, convocato dal presidente uscente Franco Bini, si riunirà. In quella occasione il nuovo organo potrà procedere con l’elezione di presidente, vicepresidente e consigliere vicario. Un ruolo, quello del presidente, che in genere è stato affidato nelle mani dell’anima imprenditoriale presente in CariPrato. Dunque anche Marini ha carte concrete da giocarsi visto che proviene da un lungo percorso confindustriale come presidente dell’Unione industriale, vicepresidente di Confindustria Toscana e presidente di Pratotrade. Gli altri eletti sono Massimo Roberto Mancini (45 voti), consulente del lavoro; Ambra Giorgi (43), presidente della Cooperativa sociale Cui, in passato vicepresidente della Provincia e segretaria generale della Camera del Lavoro; Raffaella Pinori (42), imprenditrice; Luca Roti (41), presidente della Cooperativa sociale Rondine della Cittadella della pace di Arezzo; Alessandro Pieraccini (40 voti), geometra, presidente del Collegio dei geometri di Prato.

Soddisfazione è stata espressa dal presidente Bini, che conta di convocare il Cdi per il 30 giugno. "C’è coerenza in questa votazione - dice - A distanza di due mesi dalla fine del mandato siamo riusciti a dare continuità all’ente che potrà mettersi al lavoro in un momento così importante per la gestione del patrimonio". Bini si dice dispiaciuto per coloro che non sono stati eletti "perché candidati validi. Forse il numero eccessivo in lista può aver contribuito alla dispersione dei voti".

Sara Bessi