LAURA NATOLI
Cronaca

Figlio da un minorenne, 34enne in carcere: "Sono preoccupata per la mia famiglia"

La donna è rinchiusa a Sollicciano da martedì sera. Si è presentata spontaneamente dopo aver appreso la decisione della Cassazione. Il legale: "Era in ansia per i suoi cari. Presto potrà tornare a casa"

La donna, 34 anni, mentre entra in tribunale a Prato Foto Attalmi

Prato, 26 ottobre 2023 – Come aveva promesso, martedì nella tarda serata, dopo la sentenza della Cassazione che ha confermato la condanna a sei anni, 5 mesi e 15 giorni, si è presentata al carcere di Sollicciano, il più vicino a casa sua che abbia la sezione femminile.

Ha salutato la sua famiglia, il marito e i due figli, ed è andata a costituirsi per cominciare a scontare la pena. "Sono preoccupata per i miei figli", ha confessato la donna, 34 anni, al suo legale, Mattia Alfano, che l’ha sempre seguita in questo percorso, dalla prima perquisizione in casa sua fino alla condanna definitiva. La donna è stata condannata per violenza sessuale su minore di 14 anni, violenza sessuale per induzione e atti sessuali su minore. Reati "ostativi" che non consentono di accedere a forme alternative di detenzione o modalità diverse per scontare la pena.

«Si è presentata spontaneamente, nonostante non fosse ancora esecutivo l’ordine di carcerazione – ha detto Alfano –. Era chiaramente in ansia per i suoi familiari, per i figli. Non resterà molto in carcere. Ha già fatto undici mesi agli arresti domiciliari. Nel caso in cui ci siano figli minori di dieci anni, come in questo, la legge prevede che la madre debba scontare in carcere un terzo della pena. Il resto lo potrà fare ai domiciliari".

In tutto, quindi, la donna resterà in cella circa un anno o poco di più, poi potrà tornare a casa dove finirà di scontare la pena.

A pesare è stato soprattutto il reato di violenza sessuale su minore di 14 anni. La difesa della donna, durante il processo, ha mirato a posticipare la data di inizio della relazione fra i due per alleggerire la posizione dell’imputata. Per la Procura di Prato, non c’era dubbio che il primo rapporto si fosse consumato nel giugno del 2017, quando l’adolescente aveva 13 anni e mezzo, ne avrebbe compiuti 14 a novembre. E’ stato lo stesso ragazzo, che oggi ha 20 anni, a confermare senza esitazioni, nell’incidente probatorio, la data dell’inizio della relazione.

Secondo quanto accertato dalle carte dell’inchiesta, la donna ha comunicato al giovane amante di essere rimasta incinta nel dicembre del 2017. Il bambino è nato nell’agosto 2018. La relazione è proseguita fino al gennaio 2019.

Gli ultimi mesi sono stati i più drammatici, quelli in cui il ragazzo aveva tentato di interrompere la relazione. Non lo fece per timore che la donna rivelasse a tutti chi fosse il vero padre del bambino. Lo ricattava, come dimostrano i messaggi intercorsi fra i due. Il ragazzo cominciò a mostrare segni di insofferenza. Messo alle strette, il giovane confessò tutto alla madre che sporse denuncia.

Laura Natoli