
La fiera di San Giuseppe. La festa comunitaria di Vernio conserva il fascino della cultura contadina e torna dopo un’attesa di quasi due mesi dovuta alle allerte meteo
La fattoria in piazza con animali e allevatori, il mercato con i prodotti tipici e l’omaggio agli ultimi mezzadri. E poi spettacolo, giochi per i bambini, la lettura animata, il mondo delle api e la canoa, lo street food e i tortelli di San Giuseppe dei ristoratori. Fervono i preparativi per l’edizione 2025 dell’Antica Fiera di San Giuseppe, che da venerdì a domenica animerà Vernio, da Mercatale a San Quirico.
"Una festa importante, che ci riporta al cuore verde di questa valle, ai suoi allevatori e agricoltori, ai suoi prodotti d’eccellenza – sottolinea la sindaca Maria Lucarini – Abbiamo dovuto attendere quasi due mesi, dopo l’incalzare delle allerte meteo del marzo scorso che ci ha costretto al rinvio, e adesso ci siamo. La fiera di San Giuseppe è una festa comunitaria che conserva il fascino della cultura contadina. Protagoniste, come sempre, le associazioni e le imprese locali, pronte a raccontarsi e a condividere con tutti le eccellenze del territorio".
La fiera, promossa dal Comune di Vernio con l’Unione dei Comuni della Valbisenzio, ha il sostegno della Regione e la collaborazione di Appennino Slow.
Il programma prende il via venerdì: alle 21, in palazzo comunale c’è la presentazione della ricerca di Pietro Mensurati "La fauna della Valbisenzio" con l’autore e l’esperto faunista Luca Mori. Il programma del sabato prevede al Meucci, con "Il fiume ed il territorio da una diversa angolazione: canoa e kayak", anche la presentazione delle attività del Gruppo Storico della Pubblica Assistenza di Prato.
Domenica alle 10 in piazza del Comune l’apertura della fiera con il carro dei buoi e il taglio del nastro con la cornice della fattoria in piazza.