
Febbre alta, gola arrossata e scatta subito il protocollo anti Covid con tanto di tampone. Negativo. Hanno vissuto ora di apprensione alcune squadre del settore giovanile di una società pratese in ritiro sull’appenino modenese. L’allarme è scattato giovedì sera: nel consueto check up per misurare la temperatura dei ragazzi, è emerso che un giovane tesserato aveva la febbre alta. Immediate sono scattate le procedure anti Covid: il ragazzo è stato visitato dalla guardia medica, col responso di una probabile tonsillite, ma vista la febbre alta è stato richiesto di effettuare anche il tampone. La dirigenza della società laniera ha così chiamato i familiari, che l’hanno riportato a Prato.
Venerdì pomeriggio il giovane calciatore è stato sottoposto a tampone. Ad abbandonare il ritiro è stato anche il compagno di camera del ragazzo con la febbre alta. In attesa dell’esito dell’esame tutti gli altri baby calciatori, una quarantina in tutto, di fatto sono stati messi in isolamento nell’albergo. L’unico contatto con l’esterno era legato agli allenamenti: i ragazzi venivano trasportati col pulmino sul terreno di gioco e riportati in hotel per cenare e pernottare. Ogni tipo di contatto con la cittadinanza dell’appennino emiliano invece è stato escluso, così da evitare ogni possibile focolaio. Da sottolineare c’è il fatto che l’intero albergo è affittato alla società pratese, quindi non sono possibili contatti con clienti estranei alla squadra.
Nelle ultime ore la situazione è tornata alla normalità perché l’esito del tampone ha fugato ogni dubbio: il ragazzo è risutato negativo. Un sospiro di sollievo per tutti.
La vicenda getta comunque nuove preoccupazioni su quella che sarà la ripresa degli sport da contatto. Essendo in ritiro i ragazzi sono monitorati tutti i giorni e hanno contatti soltanto fra di loro. Niente parenti, amici o congiunti. Nel caso in cui un caso sospetto dovesse insorgere durante gli allenamenti in città o durante una partita ufficiale questo creerebbe però non pochi grattacapi a tutto il movimento fra tracciamento, tamponi e isolamenti. Situazioni potenziali che starà alle singole federazioni dirimere, dando indicazioni precise alle società sportive.
Stefano De Biase