FdI, Cocci e Ovattoni tra i candidati. Tra sicurezza e rilancio del centro

Presentata la prima pattuglia di sei nomi in corsa per il consiglio comunale. Ecco chi sono

FdI, Cocci e Ovattoni tra i candidati. Tra sicurezza e rilancio del centro

FdI, Cocci e Ovattoni tra i candidati. Tra sicurezza e rilancio del centro

Il centro storico per Tommaso Cocci, dalla revoca delle licenze per le attività illecite al campus universitario ‘naturale’, la sicurezza con l’arrivo di un ‘nucleo antidegrado’ della polizia municipale per Patrizia Ovattoni, il rilancio della rete museale per Eleonora Cioni, la salvaguardia del commercio per Gianluca Mingolello e Rocco Rizzo, l’impegno nel mondo del volontariato per Patrizia Nunziati. È l’ora di Fratelli d’Italia che schiera una prima pattuglia di sei nomi candidati per il consiglio comunale. Ieri mattina riflettori accesi sul primo gruppo con gli aspiranti in corsa che si sono raccontati e hanno raccontato quali saranno le priorità in caso di ingresso nel consiglio comunale.

A dare il suggello alla loro discesa in campo, la parlamentare di Fratelli d’Italia Chiara La Porta, che scommette sui numeri del voto di giugno: "Abbiamo l’ambizione di essere la prima lista in città, una lista competitiva per dare un futuro migliore a Prato a sostegno del candidato sindaco Gianni Cenni. Ci contraddistinguono presenza sul territorio e ascolto dei cittadini: la nostra sede in centro è aperta da anni. Vogliamo lavorare su temi come il superamento del porta a porta e la sicurezza integrata per la parte che compete all’amministrazione comunale". Ci riprova Tommaso Cocci, consigliere uscente, avvocato di 33 anni, che per la Prato dentro le mura sogna un campus universitario ‘naturale’ frutto di un’interlocuzione con le università straniere. "Le loro istanze non sono state ascoltate: non possiamo perdere l’opportunità di un turismo universitario qualificato. Se sarò riconfermato inoltre sarò sentinella di contrasto per quelle attività commerciali che mascherano illeciti. Non è vero che non esistono strumenti per contrastarle. Il Comune può revocare le licenze se è necessario: da un accesso agli atti risulta che ne siano state revocate cinque, tutte di attività cinesi".

La sicurezza urbana è il cavallo di battaglia di Patrizia Ovattoni, imprenditrice di 62 anni, anche lei consigliera uscente, un tema caldo perché – sostiene - "quello che si registra a Prato è un bollettino di guerra": la sua proposta è l’istituzione di un nucleo antidegrado con gli agenti della polizia municipale. È il turno di Eleonora Cioni, 31 anni, assistente parlamentare, che vorrebbe una percezione diversa della Prato turistica, con un’offerta più qualificata di mostre al Pecci. "La rete museale pratese oggi non esprime pienamente le proprie potenzialità e dovrebbe coinvolgere anche i poli teatrali".

A dare voce al commercio è Rocco Rizzo e Gianluca Mingolello, 58 e 35 anni. Il primo è titolare di una gioielleria storica in via del Serraglio, uno che la desertificazione del commercio l’ha toccata con mano nel corso degli anni. "Perché tenere i varchi accesi 24 ore? Servono più passaggi. Qui passano solo delinquenti". Ha un’attività anche Mingolello che punta a dare visibilità ai negozi con iniziative mirate: "Rivitalizziamo il centro anche nella fascia diurna". Il mondo del volontariato è rappresentato da Patrizia Nunziati, 59 anni, impiegata e segretaria del circolo Cives. "Il nostro impegno è stare al fianco delle famiglie che hanno bisogno: ne seguiamo 250 in stato di indigenza con pacchi alimentari e supporto per le bollette".

Maria Lardara