REDAZIONE PRATO

"Fantasmi, luci accese e strani rumori di notte" I ricordi degli anziani tramandati fra mito e realtà

Si narra di un passaggio segreto tra la strada e il cocuzzolo. Dalle grotte si arriva anche al Bisenzio

La Rocca Cerbaia si trova in un punto molto stretto della Val di Bisenzio e il suo nome deriva dal bosco di cerri che la circonda oppure dalla presenza di cervi e caprioli. Gli uomini del Medioevo e del Rinascimento passando lì vicino, senza luci, in mezzo ad una foresta, sentendo dei rumori strani e vedendo a volte il riflesso della luna, pensavano che ci abitassero dei fantasmi. Queste storie sono nate per la sua posizione, in mezzo alla vegetazione, quando le persone passavano di lì, mentre il sole veniva coperto dalle nuvole o abbracciato dalla notte. Inoltre si riteneva che ci fosse un passaggio segreto tra la strada e il cocuzzolo da cui sporgeva la Rocca, perché era veramente molto alta e cadeva a strapiombo, mentre la strada che conduceva alla fortificazione era nascosta dagli alberi. Si dice poi che all’interno della cinta muraria ci fosse un grande anello che copriva una lastra di pietra; da qui si sarebbe entrati nel cunicolo, che attraverso le grotte, scendeva fino alle sponde del Bisenzio. Questo passaggio sarebbe servito per conservare i tesori o per nascondere i corpi dei nemici dei proprietari di Rocca Cerbaia, i conti Alberti. Ancora oggi gli anziani della Val di Bisenzio raccontano storie di fantasmi, luci accese e rumori che si sentivano durante la notte.