
Le farmacie sono un presidio di prossimità. Sempre di più. A dirlo è il rapporto annuale sulla farmacia presentato nei giorni scorsi a Roma e curato da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma secondo il quale, per esempio, la vaccinazione antinfluenzale è realtà in 4 farmacie su 10, mentre fra i servizi disponibili è cresciuto il monitoraggio della pressione, effettuabile nel 90% delle farmacie nel 2018 e nel 96% nel 2022. In crescita anche la prenotazione di visite mediche ed esami, passato dal 63% del 2018 al 77% del 2022. Dati che trovano riscontro nella rete di farmacie locali, come conferma Pietro Brandi, recentemente rieletto alla guida di Federfarma sezione di Prato. "Le farmacie ormai vanno oltre alla semplice distribuzione di farmaci - commenta - Qui i cittadini possono trovare molti servizi che vanno, per rimanere aderente alla stagione, dalle vaccinazioni antinfluenzali a quelle anticovid fino all’esecuzione dei tamponi molecolari oro-faringei". Ma non solo. Nel corso degli ultimi anni le farmacie si stanno proponendo sia come integrazione al servizio sanitario pubblico che come alternativa. Un esempio? Molte hanno iniziato a svolgere attività di screening per l’individuazione di malattie come diabete, colesterolo alto, malattie cardiovascolari e respiratorie. Dunque, se le liste d’attesa del servizio sanitario pubblico continuano ad andare al rallentatore, per un cittadino è più semplice fissare un appuntamento per esempio per eseguire esami come l’holter pressorio o cardiaco. "In questo caso ci viene incontro il ricorso alla telemedicina - spiega Brandi - Che cosa significa? All’utente viene fatto indossare l’apparecchio per rilevare l’andamento della pressione o del cuore. Le rilevazioni effettuate, poi, vengono inviate tramite il sistema informatico ad un cardiologo di un centro medico con il quale si ha un rapporto di collaborazione. Nell’arco di 24 ore viene assicurato il referto. Lo stesso si può fare con l’elettrocardiogramma: anche in questo caso i dati vengono inviati ad un centro di cardiologia e se vengono riscontrate anomalie e aritmie strane, si mette in moto la macchina dell’emergenza urgenza. E’ capitato che durante uno di questi controlli in farmacia, si sia reso necessario chiamare il 118 per trasferire subito il paziente in ospedale".
La farmacia come una sorta di poliambulatorio in miniatura, a cui potersi rivolgere per effettuare esami, che in altre strutture della sanità pubblica spesso si rischia di vedere rimandate di settimane e mesi. "Anche nei cittadini si è sviluppata una maggiore consapevolezza che la farmacia sia primo presidio sanitario di prossimità - conclude Brandi - In questa operazione un ruolo chiave lo ha il rivestito il ricorso alla telemedicina e alle campagne di screening".
Sa. Be.