La parrocchia della Sacra Famiglia è stata presa di mira prima dai ladri e poi dalle gesta di un esagitato. Due episodi distinti, che sono avvenuti nell’arco di appena due giorni di distanza l’uno dall’altro. Il primo fatto risale alla notte fra domenica e lunedì quando il parroco, don Giovanni Chiti, ha avuto un brutto risveglio. Mani ignote avevano infatti scassinato la porta d’ingresso del salone parrocchiale, facendo sparire la televisione. La sera precedente lo stesso parroco aveva seguito la finale degli Europei di calcio insieme ai giovani della parrocchia e poi dopo i festeggiamenti, aveva chiuso il locale ed era andato a dormire. Ieri pomeriggio, invece, un pachistano, che aveva ricevuto un aiuto dal sacerdote già la settimana precedente, è tornato a affacciarsi in chiesa e in particolare nella cappellina dell’Adorazione perpetua. Alcune parrocchiane si sono preoccupate per l’atteggiamento strano tenuto dall’uomo, che ha iniziato a correre e a parlare ad alta voce all’interno della chiesa. Le donne hanno avvertito il parroco che è giunto in chiesa per verificare quanto stava accadendo. Purtroppo lo straniero era in stato di agitazione e ha mandato in frantumi il vetro della porta della sacrestia. Il sacerdote è stato costretto a chiedere l’intervento delle forze dell’ordine.