Non ce l’ha fatta il lupo recuperato a Seano la prima settimana di settembre dai Carabinieri territoriali e da un’equipe del dipartimento di Veterinaria della Asl: dopo essere stato catturato e portato alla sede della Asl in viale Corsica a Firenze, è morto nella stessa serata, alle 22, davanti agli occhi dei veterinari. Non è stata la zoppia, ovvero la ferita alla zampa forse causata da una tagliola, a determinarne il deperimento e la morte, come potevano far pensare le notizie diramate inizialmente.
"Era un lupo zoppo – spiega Enrico Loretti responsabile di igiene urbana veterinaria della Asl Toscana Centro – probabilmente a causa di una ferita compatibile con la presa di una tagliola, ma l’episodio era di vecchia data, quindi era zoppo da almeno qualche mese". Il che farebbe supporre che si trattasse del lupo zoppicante avvistato da diversi cittadini sempre in zona da diverso tempo, in compagnia di una femmina. "Un individuo molto prostrato, arrivato da noi con una forte emorragia intestinale – prosegue Loretti – e ittero. L’abbiamo stabilizzato sul posto, dopo averlo catturato con laccio rigido, e fatto le prime terapie una volta arrivato da noi, ma non ce l’ha fatta e in serata è morto. Abbiamo fatto il test per gastroenterite ma è risultato negativo. Siamo in attesa degli esami tossicologici: nel caso emergesse che si è trattato di avvelenamento, partirà la denuncia all’ autorità giudiziaria".
La presenza del lupo in Provincia di Prato è documentata dai primi anni 2.000, grazie ad alcune fototrappole posizionate nella Riserva Naturale Acquerino Cantagallo.
Anche il lupo nella piana non è una novità, anche se gli avvistamenti, non sono stati molti in questi anni: un’esemplare femmina fu trovato morto una decina di anni fa vicino all’abitato di Villa Fiorita. La causa del decesso, avvelenamento.
Claudia Iozzelli