"È di moda il mio futuro" fa centro I premiati di una super edizione

Sarti (Confindustria): "Produciamo l’80% del lusso. I giovani hanno un’occasione di lavoro stimolante"

"È di moda il mio futuro" fa centro  I premiati di una super edizione

"È di moda il mio futuro" fa centro I premiati di una super edizione

"Siamo la Chiara Ferragni della moda. Nel distretto si produce l’80% dei prodotti che servono per i capi dei brand più importanti del lusso: i giovani possono trovare un lavoro stimolante, redditizio, creativo a due passi da casa con la possibilità di crescere e di fare carriera". Maurizio Sarti, presidente della sezione Sistema moda di Confindustria Toscana Nord, usa una metafora ardita ma molto vicina al sentire della platea di giovani che ieri mattina aveva di fronte nell’auditorium del Palazzo dell’Industria a conclusione della sesta edizione di ’E’ di moda il mio futuro’. Un modo per catturare l’interesse dei giovanissimi per un tessile che ancora oggi è alla ricerca spasmodica di personale e nuove energie. "A Prato si rivolgono gli stilisti delle grandi maison: qui si sviluppa la base indispensabile perché poi si possa tradurre in moda, quella che si vede sulle passerelle", aggiunge Sarti. Una motivazione in più perché i giovanissimi guardino al settore come futuro lavoro. Secondo i dati dell’Osservatorio del mercato del lavoro e della formazione della Provincia, la manifattura nel 2022 ha un saldo positivo di avviamenti-cessazioni di 723 unità: nel tessile, gli avviamenti sfiorano le 5.000 unità e un quarto del totale del settore industria, superati solo dall’abbigliamento vicino al 60%. Le mansioni più richieste sono quelle degli addetti ai macchinari per la filatura e ad altri generi di impianti, degli addetti al magazzino e dei tessitori. Su quest’ultima figura le previsioni Unioncamere-ANPAL evidenziano per maggio-luglio 2023 la necessità di 820 addetti, il numero più alto nell’ambito tessile, dove sono ricercati anche conduttori di macchinari per il finissaggio, 240 accessi previsti, e per la filatura, 140. L’edizione 2023 ha coinvolto 1.200 studenti e studentesse, di cui oltre 200 delle scuole superiori di primo grado e oltre 150 delle scuole superiori hanno partecipato ai concorsi: Tut-Arte a colori e Tessuti e filati, all’origine della moda, competizioni di tessile-abbigliamento al debutto, e Voilà ... Yves Montand per il calzaturiero. Per ’Tut-Arte a colori’ (prima la decorazione veniva fatta sulle T-shirt) ha vinto la classe 2a F della scuola Zipoli con un decoro ispirato alle stelle e ai viaggi spaziali; seconda classificata la 2a G della stessa Zipoli col richiamo agli elementi acqua, aria, terra e fuoco; terza la classe 2a E della scuola Tintori con richiami all’arte del Novecento. I laboratori da cui sono scaturite le tute sono il risultato dell’attività svolta dalla sezione didattica del Museo del tessuto. I tre progetti sono stati selezionati sui 10 realizzati. A ’Tessuti e filati, all’origine della moda’ hanno partecipato 50 ragazzi con progetti di tessuti che richiamano gli anni ’50, ’60 o ’70 del Novecento. La scelta del periodo storico è nata dalla visita alle mostre "Mr&Ms Clarck" e "Due secoli di Textile e fashion design" (in corso) del Museo del tessuto. A vincere sono state le studentesse Giulia Cambi e Annasole Cusin della 4a C del Liceo artistico Petrocchi di Pistoia con un progetto ispirato allo stile Missoni reinterpretato con originalità ma anche con forte attenzione agli aspetti tecnici e di realizzabilità del tessuto. Le studentesse hanno avuto la soddisfazione di vedere realizzato il loro progetto: a loro è stato donato un campione del tessuto, realizzato dalla Faliero Sarti. Seconda classificata Viola Coppini della 4a A del Buzzi con un elegante disegno ispirato agli anni ‘50 e allo stile Audrey Hepburn. Al terzo posto Rosy Arcopinto e Olimpia Falco della 5APM dell’Istituto Sismondi di Pescia con un progetto ispirato alla pop art e pensato per l’arredamento. Infine, secondo posto nel concorso calzaturiero per Aurora Magni, Margherita Fusco, Matilde Pacini, Chiara Di Maio e Aurora Materassi della 4B del liceo artistico Brunelleschi di Montemurlo con Espadrillas.

Sara Bessi