Due aggressioni nello stesso giorno E il pasticcio della manifestazione

Le ultime rapine ai danni di orientali (finiti in ospedale) sono state la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Depositata la richiesta di un presidio venerdì in piazza Duomo. Ma è solo l’iniziativa di pochi cittadini

Non sono solo le associazioni a essere stufe. Anche i singoli vogliono farsi sentire. I numeri e la cronaca di tutti i giorni parlano chiaro: i fenomeni di violenza contro i cittadini orientali sono all’ordine del giorno, come confermano le denunce che arrivano alle forze dell’ordine e in Procura quasi quotidianamente. Accanto alle storiche associazioni italo-cinesi, si sono mossi, per conto loro, i privati. La goccia che ha fatto traboccare il vaso sono state le ultime aggressioni a scopo di rapina messe a segno venerdì: una in via Bonicoli, l’altra in via Berruti. In entrambi gli episodi due orientali sono finiti in ospedale. Le due aggressioni, da sole, sono sufficienti a giustificare il clima di paura che si respira all’interno della comunità. Per questi ultimi episodi la Procura ha già ricevuto le denunce e ha aperto due fascicoli contro ignoti.

Vittime della prima rapina, in via Bonicoli, sono stati padre e figlio minorenne. L’uomo ha riferito di essere stato avvicinato da un uomo di colore che lo ha picchiato ferocemente al volto procurandogli lividi e ferite per i quali si è fatto refertare al pronto soccorso. Il malvivente gli ha rubato 2.000 euro in contanti, il cellulare e le chiavi dell’auto, una Bmw X4. Chiaramente il figlio è rimasto sotto choc per aver assistito a tutta la scena. La seconda rapina, in via Berruti, è stata messa a segno ai danni di una cinese che è stata avvicinata da un altro balordo, sempre di colore, armato di martello e bottiglia rotta, che l’ha picchiata fino a mandarla al pronto soccorso con un trauma cranico. Anche in questo caso, la donna è stata derubata di una consistente somma di denaro non specificata. Due episodi di una violenza estrema che hanno gettato nello sconforto gli orientali da sempre considerati dai malviventi come ’bancomat’ ambulanti. E come sempre in questi casi ha funzionato il passa parola sulle varie chat e sui social corredato da video e fotografie di aggressioni e aggrediti. L’allarme è salito alle stelle tanto che alcuni cittadini privati – non collegati alle associazioni – hanno sentito l’esigenza di rivolgersi alle istituzioni per chiedere aiuto e sicurezza. Hanno chiesto consiglio all’avvocato Tiziano Veltri per sapere come fare a organizzare una regolare manifestazione. La richiesta, firmata da un privato, per organizzare un presidio fisso in piazza Duomo venerdì dalle 18,30 alle 20,30 è stata depositata ufficialmente ieri mattina in Questura. "Maggiore vigilanza e sicurezza contro i fenomeni di rapine, furti e aggressioni", recita l’atto depositato in Questura. "Parliamo di sicurezza in generale, non solo nei confronti dei cinesi in via Pistoiese o al Macrolotto. Sicurezza a tutto tondo", specificano gli orientali promotori della manifestazione tramite l’avvocato Veltri. La richiesta, però, è apparsa "stravagante" tanto che è stata investita della cosa perfino la Prefettura. Il Comune, dal canto suo, vuole vederci chiaro e per domani ha fissato negli uffici di via Roma 101 un incontro con le maggiori associazioni italo-cinesi del territorio e con i rappresentati del Consolato cinese. Sempre dal Comune fanno sapere che alla riunione "non discuteremo di sicurezza pubblica, che non ci compete, ma vogliamo fare un punto su questa situazione". D’altronde sia le associazioni nell’incontro di domenica sia i privati hanno sollevato il problema della sicurezza che arriva come una tegola in mezzo a una campagna elettorale già rovente di per sè in vista delle elezioni di settembre. "Ho fatto varie riunioni con le associazioni orientali ma nessuno mi ha mai fatto questo tipo di richieste o ha parlato di manifestazioni", ha detto Marco Wong, consigliere comunale del Pd.

Laura Natoli