
Disabile preso di mira dai ragazzini La sorella: "Scherzi e insulti. Basta"
"Questo atteggiamento vessatorio, strafottente e offensivo degli adolescenti va fermato perché quando saranno maggiorenni cosa faranno? E’ per il loro bene. Mio fratello ama tutti i ragazzi e spesso li perdona perché inconsapevole. A Seano la mia famiglia è amata da tutti e mio fratello lo difenderebbero, i giovani ovviamente non lo conoscono ma quello che sta accadendo disturba il paese in generale": così, con il cuore in mano e le lacrime agli occhi, si esprime la sorella dell’uomo di 58 anni, affetto da una disabilità psichica, che vive con la famiglia in via Froccina a Seano. Proprio qui, sotto la casa dell’uomo, la sera verso le 23, passa il gruppetto di trequattro ragazzi fra i 15 e i 16 anni e gli urla le cose più assurde e fra loro c’è pure una ragazzina.
"Due-tre di questi giovanissimi – prosegue la sorella – sono dei veri bulletti che urlano e bestemmiano. Li ho già affrontati, sono scesa e ho detto che avrei fatto dei video e delle registrazioni audio ma loro ti sfottono e ti sfidano. L’appello che faccio è ai genitori: abbiate cura dei vostri figli perché nessuno di noi è intollerante verso i giovani ma questo non è più divertimento".
L’uomo disabile a Seano è conosciuto, rivolge sempre un saluto a chi incontra, a volte è lui ad attaccare discorso e negli ultimi anni è stato oggetto di altri scherzi pesanti, derubato del portafogli e talvolta qualcuno di questi ragazzi si approfitta di lui per farsi comprare le sigarette. La vittima degli scherzi pesanti e degli insulti ogni sera va a letto presto ed ha un sonno profondo che, per fortuna, gli impedisce di sentire cosa gli urlano da sotto le finestre: "Perché non esci fuori?", "Che ti sei drogato?", "Che ca...o stai facendo?" soltanto per citare le frasi meno offensive.
E’ un uomo sensibile e le sorelle e i nipoti temono sempre che questa situazione possa degenerare. E’ la stessa preoccupazione del vicinato, esasperato dagli schiamazzi, dalle sgassate dei motori, dalle urla che si spostano poi al prato della Pista Rossa dove gridano a squarciagola il nome di una ragazza e dopo un po’ lei risponde.
Nella zona alcune automobili sono state prese a pallonate, altre rigate o vandalizzate e il vagare la sera dei giovani per le strade significa che c’è un disagio diffuso.
M. Serena Quercioli