
L’abbandono. incontrollato di rifiuti in via Guido Rossa. a Comeana
Cento firme per dire basta al degrado in via Guido Rossa a Comeana. Le aziende chiedono fototrappole, telecamere e controlli capillari degli ispettori di Alia. Le firme sono state depositate nei giorni scorsi in Comune, a Carmignano. Cittadini ma anche titolari e dipendenti delle aziende di via Guido Rossa hanno sottoscritto una petizione molto dettagliata: "Segnaliamo in particolare la presenza costante di rifiuti sui marciapiedi e nelle aree limitrofe, alcuni dei quali riconducibili presumibilmente allo scarico di materiali da parte di attività produttive, altrettanti dovuti a comportamenti incivili". Oltre a questo, le aziende lamentano una situazione costante di erba incolta e mancata manutenzione del verde pubblico, che contribuiscono a un’immagine generale di abbandono e incuria. Si parla anche della mancanza di controlli regolari che favorisce il ripetersi di questi comportamenti. Cosa chiedono le aziende? "Chiediamo con forza – si legge nella lettera di accompagnamento alle firme – di porre attenzione con urgenza all’area di via Guido Rossa, pianificare interventi di pulizia e manutenzione costanti e predisporre controlli regolari da parte delle autorità competenti, al fine di scoraggiare il ripetersi di situazioni incivili e verificare eventuali responsabilità aziendali". Alle firme sono state allegate le fotografie della situazione.
La zona artigianale di Comeana è da tempo oggetto di abbandoni fuori controllo dei rifiuti e a questo si aggiunge anche lo scarso senso civico delle ditte di cui l’80% è a conduzione cinese che lasciano sul marciapiede tutti i bidoni della raccolta differenziata, anche quelli per i quali non è il giorno di raccolta. Questo fenomeno favorisce l’abbandono dei rifiuti da parte di estranei alla zona, accanto ai bidoni. Venerdì pomeriggio quando l’ultima raccolta della settimana (quella dell’organico) era già passata, fuori dalle ditte c’erano tanti bidoni, oltre a spazzatura sparsa ovunque: dalle rocchelle dei filati ad un materasso poggiato sul marciapiede, poi estintori, una lavatrice, bottiglie e gli immancabili sacchi neri. "Ricordiamo – concludono i firmatari – che la zona di via Guido Rossa è anche luogo di visite da parte di imprenditori e clienti locali ed esterni: non è accettabile che questo sia un biglietto da visita del nostro comune e delle nostre imprese".
M. Serena Quercioli