I fondi del governo arrivano a Prato. Si tratta di 3,5 milioni di risorse destinate alla provincia nell’ambito del Fondo per lo sviluppo e la coesione. Ieri pomeriggio a Firenze la firma dell’accordo con la premier Meloni: i soldi sono vincolati a cinque progetti per un totale di 3,5 milioni su un tesoretto 683 che il Fondo di sviluppo e coesione prevede per la Toscana.
I progetti che saranno finanziati riguardano la costruzione della nuova scuola dell’infanzia nella frazione di Isola a Vaiano concepita secondo criteri di flessibilità sostenibilità per un investimento di 2,6 milioni di euro. Ancora scuole grazie ai 356mila euro che serviranno per il miglioramento sismico della primaria Leonardo Da Vinci di via di Vergaio. Il fondo servirà a finanziare anche il progetto di forestazione urbana del Comune di Poggio a Caiano al quale saranno destinati circa 148mila euro e il progetto per l’abbattimento delle emissioni in ambito urbano attraverso l’uso delle piante che vale per il Comune di Carmignano 351mila euro infine 20mila finanzieranno gli orti urbani di Montemurlo.
Prato riesce ad intercettare lo 0,5% del tesoretto in arrivo dal governo per la regione. Ai soldi del Fondo per lo sviluppo e la coesione si affiancano comunque anche gli stanziamenti del Pnrr e la partita dei 30 milioni stanziati di recente dal ministero delle Infrastrutture per risolvere il rebus del Soccorso.
Tasto sul quale Giani è tornato a battere anche ieri in presenza della premier: "Chiedo una grande attenzione non solo su quello che è il 60% delle risorse che sono previste, ma anche sull’altro 40%. Il 60% ha come stazioni appaltanti Regioni ed enti locali, e si tratta delle risorse che abbiamo firmato, ma l’altro 40% è per le aziende nazionali come Anas, e quindi per l’intervento che auspichiamo a Prato per la Declassata".
L’accordo per lo sviluppo e la coesione tra il governo e la Regione Toscana "è un’intesa di collaborazione estremamente importante, perché permetterà di realizzare opere pubbliche molto attese e quindi di dare risposta a tante richieste dei cittadini in quella che io definisco la ‘Toscana diffusa’", ha concluso Giani.
Silvia Bini