
Musica su Rete Toscana Classica. I nostri consigli d’ascolto scavalcando il mese di giugno ( fino al 4 luglio). Oggi alle 14,11 un relax con il tango di Astor Piazzolla: Revirado, Adios Nonino (per due pianoforti) e il classico e struggente Oblivion per violino,violoncello. Alle 23,34, quasi come una buonanotte , venti minuti di Folksongs di Britten al pianoforte con Peter Pears, tenore e compagno d’arte e di vita. Lunedì alle 11,28 un bel collage di voci e scene liriche da Gluck a Verdi: voci di donne. Alle 18,05 si può scegliere di restare una mezz’ora con Carmen, Escamillo, Don Josè e i Berliner Philarmoniker diretti da Claudio Abbado, aspettando di tuffarsi nelle fantasie marine di Debussy (ore 22,35) e i notturni di Skrjabin e rinnovando l’appuntamento con il grande Abbado, martedì 30 giugno, che dirige ancora impressioni di Debussy, Ravel, Weill, ancora Skrjabin, Ligeti e Bernstein (alle 10,40). Come perdersi la voce di Maria Callas questa volta al servizio delle sottigliezze pucciniane di Mimì e di Lauretta: atmosfere quasi domestiche sulla bacchetta di Tullio Serafin. Alle 23,45, prima di addormentarsi conviene prestare un po’ di attenzione-ascolto ad un originale compositore francese, uno sperimentatore che da ornitologo definì "gli uccelli, veri musicisti della terra": meditazioni sinfoniche di Olivier Messiaen. Mercoledì 1 luglio (alle 11.36) c’è la "Sinfonia n.8 in sol magg." di Dvorak con i Wiener Philharmoniker e Seiji Ozawa e alle 12.14 Igor Stravinskij con Pétrouchka e Maurizio Pollini. Giovedì 2 luglio un originale programma (alle 17,39): Debussy e il jazz, ovvero Vincent Peirani, giovanissimo fisarmonicista francese, cantante e compositore in una lettura jazz delle impressioni sonore di Debussy. Venerdì alle 13,26 Bernstein dirige musica da balletto: il gran valzer da "Faust" di Gounod e la suite da "Schiaccianoci" di Cajkovskij. Sabato alle 17,14 un’originale proposta ancora con Debussy e "La Mer"; sarà interessante l’ascolto-confronto dei "Tre schizzi sinfonici" in due versioni: la prima per orchestra e la seconda per pianoforte a quattro mani.
Goffredo Gori