Cyrano, viaggio nella memoria di un amore

Da domani va in scena al Metastasio il riallestimento del classico di Rostand secondo Arturo Cirillo .

Cyrano, viaggio  nella memoria  di un amore

Cyrano, viaggio nella memoria di un amore

Da giovedì 13 a domenica 16 aprile al Teatro Metastasio arriva il "Cyrano de Bergerac" di Edmond Rostand, adattato e diretto dal regista e attore Arturo Cirillo (feriali 20.45, sabato 19.30, domenica 16.30).

Questo riallestimento del classico di Rostand fa appello al ricordo del musical di Domenico Modugno e Caterine Spaak visto da Cirillo a Napoli da bambino, ma non è una sua riproposizione quanto una riscrittura contaminata per "similitudini tra nasi" con il Pinocchio di Collodi e quello di Carmelo Bene, e virata verso il Teatro Canzone con musiche da Edith Piaf a Fiorenzo Carpi, autore della colonna sonora del Pinocchio televisivo di Luigi Comencini.

In uno sfavillante carosello di mantelli, piume, cappelli a cilindro e paillettes, è il teatro canzone a raccontare con parole e note la famigerata storia del poeta e cavaliere dal naso lungo e sgraziato: Cyrano ama perdutamente la cugina Rossana, ma non è ricambiato a causa del proprio ingombrante naso. Rossana, da parte sua, è innamorata di Cristiano, bello d’aspetto ma oratore poco facondo, al quale Cyrano offre i propri versi per impressionare la donna, che infine sposerà.

Parole, poesia e musica esaltano il ritratto del nasuto guascone in una forma più visionaria, ben oltre il canone dell’uomo di spada ed eroe della retorica: il poeta spadaccino di Rostand abbandona le sue malinconie per diventare un performer, capace di riconoscersi fino in fondo solo sul palco.

"Questo Cyrano è una madaleine proustiana, un viaggio nella memoria di un amore impossibile. Del capolavoro a smuovermi il cuore sono, ieri come oggi, le pieghe sentimental-esistenziali più che l’aspetto eroico - afferma l’attore -. La spada del mio Cyrano è il naso, ad appassionarmi è la storia di un uomo infelice che per un attimo si illude, attraverso un corpo ’terzo’ di poter vivere un amore corrisposto".

Lo spettacolo è interpretato dallo stesso Cirillo e da (in ordine alfabetico) Rosario Giglio, Francesco Petruzzelli, Valentina Picello, Giulia Trippetta, Giacomo Vigentini; le scene sono di Dario Gessati, i costumi di Gianluca Falaschi, le luci di Paolo Manti, musica originale e rielaborazioni di Federico Odling.