Covid, perizia sul maxi focolaio nella Rsa con tutti gli ospiti contagiati (tranne uno)

"Una diffusione così rapida resta un mistero". Centouno anziani contagiati su 102. I vertici del Santa Caterina : "Ci preoccupa quanto successo, il Covid entrato in locali quasi inaccessibili"

L’interno del Pio Istituto Santa Caterina de’ Ricci

L’interno del Pio Istituto Santa Caterina de’ Ricci

Prato, 15 gennaio 2021 -  Una perizia medica per risalire alle cause che hanno scatenato il maxi focolaio all’interno dell’rsa Pio Istituto Santa Caterina, dove sono positivi al Covid 101 anziani sui 102 presenti e 22 operatori. Un boom di contagi avvenuto nel giro di pochissimi giorni che i responsabili della struttura gestita dalla cooperativa sociale Sarah - e che ora è passata sotto la supervisione dell’Asl che è entrata in campo per gestire l’emergenza - hanno intenzione di capire e soprattutto di certificare. La perizia di parte sarà redatta da un medico – incaricato privatamente dalla cooperativa – che ha già iniziato a svolgere le prime indagini epidemiologiche per risalire alle ragioni che hanno portato ad una diffusione così immediata, avvenuta nel giro di pochi giorni, in una delle più grandi case di riposo di Prato.  

«Le condizioni generali degli anziani ospiti sono per fortuna buone", conferma Vladimiro d’Agostino, presidente della cooperativa sociale Sarah che ha in gestione l’ rsa. "Abbiamo deciso di svolgere indagini approfondite per capire scientificamente il motivo di così tanti contagi in una struttura che non aveva avuto casi nell’arco di un anno. Ci preoccupa la diffusione così omogenea e rapida del virus che è stato rintracciato anche in locali quasi del tutto inaccessibili: nessuno del personale entra in ogni stanza ed ha a che fare con tutti i pazienti. Ci sono, ad esempio, ospiti che non si muovono dalla loro camera, la nostra intenzione è fare chiarezza su ciò che è avvenuto". Anche l’Asl dal canto suo, farà le proprie indagini, anche se al momento la posizione dell’azienda sanitaria è che gli anziani avevano probabilmente già in incubazione il virus prima di ricevere le dosi di vaccino. Nella casa di riposo al momento è stata sospesa la vaccinazione: lo scorso 30 dicembre avevano ricevuto la prima dose 39 ospiti. Intanto prosegue il monitoraggio degli anziani che sono rimasti all’interno della struttura. Solo quattro ospiti hanno avuto necessità di essere trasferiti: due sono ricoverati all’ospedale Santo Stefano e due alle cure intermedie. Al Pio Istituto, che è stato preso in carico dall’Asl Toscana Centro e dalla Società della salute area pratese, il resto degli ospiti è seguito dal gruppo interdisciplinare con geriatri, medici delle Usca, gli infermieri messi a disposizione dall’assistenza infermieristica dell’Asl che lavorano in tandem con gli operatori della cooperativa. Intanto il 20 gennaio è in programma un nuovo screening dei 102 pazienti e operatori che saranno sottoposti ad un nuovo tampone di controllo. Intanto sul fonte dei contagi, dopo i 68 casi di mercoledì, un balzo dovuto quasi sicuramente al boom di positivi nella rsa Santa Caterina de’ Ricci, a Prato e provincia torna a scendere la curva dei contagi con numeri più rassicuranti: sono i 25 nuovi casi registrati ieri, secondo il bollettino della Regione. Viene però segnalata una nuova vittima. Si tratta di un pratese di 75 anni che era ricoverato all’ospedale Santo Stefano, che fa salire a 265 il totale dei morti a Prato da inizio pandemia.  

Per quanto riguarda i ricoveri sono sette i letti occupati in terapia intensiva, mentre 37 quelli occupati nel reparto Covid dell’ospedale, 41 i pazienti ricoverati nella struttura di Narnali, 13 al vecchio ospedale e 17 nel centro Pegaso. Spostandoci ai dati di tutta la Toscana, sono 424 i nuovi positivi con un’età media di 48 anni e oggi si registrano 14 nuovi decessi: 8 uomini e 6 donne con un’età media di 78 anni. I tamponi eseguiti nelle ultime 24 ore sono stati 9.247, di cui il 4,6% positivo.