Covid, lo sfogo di Biffoni: "Così non ci si fa. Inevitabili misure restrittive"

Il sindaco: "Tante segnalazioni di comportamenti scorretti, ma davvero bisogna ancora ricorrere alla paura della multa e dei controlli?"

Matteo Biffoni

Matteo Biffoni

Prato, 8 novembre 2020 - Un vero e proprio sfogo sulla sua pagina Facebook per denunciare i tanti, troppi comportamenti scorretti che ancora oggi, dopo mesi di pandemia, si vedono per le strade di Prato. Una situazione che porterà, secondo il sindaco Matteo Biffoni, a inevitabili nuove misure restrittive che il primo cittadino auspica siano a livello di area metropolitana e non di singolo comune.

Uno sfogo, si diceva, con i toni diretti e chiari ai quali Biffoni ha abituato nelle sue numerose dirette Facebook sul tema del Covid. "Così non ci si fa. Ve lo dico onestamente. Oggi, solo a Prato, 338 casi positivi e 3 persone decedute, ma i numeri sono pesanti in vasta parte della Regione. La situazione - scrive sul social - è davvero faticosa per il sistema sanitario e preoccupante a Prato, come nel resto della Toscana.Tutto questo comporta che non abbiamo il tempo di aspettare i nuovi posti letto, perché tutti gli ospedali della Asl Toscana Centro sono in estrema difficoltà. Perciò, a mio modo di vedere, appaiono inevitabili misure più restrittive sul territorio toscano, almeno nell'area metropolitana. Mi spiace dirlo ma mi sembra proprio che senza provvedimenti adeguati non arresteremo la diffusione del contagio. E sono altrettanto convinto che deve esserci uniformità tra territori limitrofi, perché nessuna azione a livello comunale avrebbe sufficiente efficacia".

Poi l'attacco sui troppi comportamenti scorretti che si vedono in giro in città: capannelli davanti ai bar, soprattutto di folti gruppi di giovani senza mascherina, e assembramenti vari. "Nonostante questo, nel fine settimana abbiamo un numero spropositato di segnalazioni (e di interventi quando possibile) per comportamenti scorretti. Io davvero - conclude Biffoni - non mi spiego perché di fronte a una pandemia e a un infido virus che è facile da prendere, si debba ancora ricorrere alla paura della multa e non ci si abitui quanto meno a rispettare le poche regole che ci sono. I controlli anche questo fine settimana sono stati fatti ma non si arriverà mai a correggere le persone a una a una e soprattutto non possono essere i soli controlli l'unico mezzo. Porterò queste mie considerazioni all'Unità di crisi convocata permanentemente in Regione. Le persone in isolamento sono sempre più numerose. Aiutate chi sapete in difficoltà. Sul sito del Comune trovate i servizi attivi per chi è in quarantena come la consegna a domicilio dei farmaci o della spesa".