Coronavirus, "I casi da rientro? In troppi violano le regole"

Allerta dopo i ricoveri di due pazienti tornati dall’Albania. Berti (Asl): "Controlli già attivati negli aeroporti per chi arriva da Paesi extra Ue"

Renzo Berti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Centro

Renzo Berti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Centro

Prato, 25 luglio 2020 - Sono tre i casi positivi di rientro dall’estero conosciuti in città. Si tratta di due uomini di nazionalità albanese che vivono con le loro famiglie a Prato e di una pensionata italiana di ritorno da Sharm El Sheikh. Entrambi gli albanesi, uno di 34 e uno di 57 anni, hanno manifestato i sintomi di infezione da coronavirus una volta tornati in Italia dopo un viaggio nel loro Paese d’origine.

"I due pazienti non sono in pericolo. Attendiamo l’esito dei tamponi eseguiti su moglie e figlio del secondo contagiato, che è ricoverato al Santo Stefano – fa sapere Renzo Berti, direttore del Dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana Centro –-. Purtroppo non siamo ad un azzeramento come avremmo sperato e molti casi sono riconducibili a persone provenienti dall’estero, sia italiane che straniere". C’è da ricordare che in Europa e in area Schengen i cittadini hanno diritto di circolazione, in qualche caso esistono accordi integrativi con alcuni Stati fuori la Ue e infine c’è la lista dei Paesi da cui è proibito l’ingresso in Italia e di altri per i quali è richiesta oltre alla segnalazione della presenza sul suolo italiano anche due settimane di isolamento.

«L’andamento epidemico non è cristallizzato e purtroppo ci sono misure che in parte non sono osservate – spiega Berti – il caso più evidente è di coloro che dovrebbero rispettare due settimane di isolamento previa segnalazione non appena giungono in Toscana. Ci sono due possibilità: una è di chiamare lo 0555454777 e l’altro accedere al Sispc, il Sistema informativo sanitario della prevenzione collettiva, su internet dove si inseriscono i dati personali. Purtroppo solo una minima parte di cittadini si registra: una volta fuori dagli aeroporti i controlli diventano difficili". Da qui l’esigenza di rendere più efficaci i controlli negli aeroporti toscani, tanto che il governatore Enrico Rossi ha emesso un’ordinanza per mettere una toppa a questo problema "prevedendo che le Asl eseguano controlli sulle registrazione dei passeggeri appena atterrati negli scali aeroportuali di Firenze e Pisa". Da Tirana a Firenze ci sono tre voli settimanali, la domenica, il lunedì e il venerdì. Fino a due settimane fa i flussi sono stati di 120 passeggeri a volo, mentre il numero è diminuito da domenica scorsa con 40 persone e lunedì con 23.

«La compagnia che gestisce i voli informa i passeggeri che si possono registrare in internet su Sipcs - spiega il direttore - Allo stesso tempo fornisce un modulo cartaceo da compilare in doppia copia: una va esibita al banchino Asl nel settore degli sbarchi extra Schengen. A chi ne è sprovvisto, gli viene compilata al momento e fotografato il documento di identità". L’Asl offre un’altra opportunità, a discrezione del cittadino straniero o italiano. "In aeroporto c’è una postazione della Misericordia dove chi vuole può fare gratuitamente il test sierologico rapido - chiosa Berti - Per evitare le situazioni di sovraffollamento familiare, offriamo la possibilità di trascorrere il periodo di isolamento in alberghi sanitari".