
La tenda inutilizzata fuori dal Santo Stefano (foto Attalmi)
Prato, 3 marzo 2020 - La giovane pratese ricoverata da lunedì sera in isolamento all'ospedale di Prato perché risultata positiva al Covid-19, ha raccontato su Facebook, cosa le stava accadendo, spiegando tra l'altro di aver "portato il virus da Bergamo", di essersi recata autonomamente al Pronto soccorso di Prato dopo non essere riuscita a contattare il numero dedicato della Asl per casi come il suo, e postando anche il link dei giornali online che riportavo la notizia del suo contagio.
Post che le hanno provocato contro una serie di polemiche da parte di utenti della Rete che l'hanno criticata per la sua "leggerezza".
Più persone le hanno fatto notare attraverso i commenti che nella sua condizione, con sintomi para-influenzali e provenendo da zone di rischio del contagio, non avrebbe dovuto recarsi fisicamente al pronto soccorso, come invece ha fatto. "Ho chiamato dal primo giorno che avevo male, ma mi hanno detto - spiega in sostanza la donna contagiata rispondendo ai commenti su Facebook - che non provenendo dalla Cina o da Codogno avrei solo consumato i tamponi per coloro a cui servivano. Avevo tutti i sintomi! Ho chiamato tutti ma mi ha risposto solo il numero verde della Lombardia, da cui non potevano farmi i test visto che mi trovavo in Toscana", si è difesa.
Una testimone ha assistito alla scena al pronto soccorso: "Io ero in sala d'attesa, lei è arrivata e ha suonato al citofono. Aveva la mascherina, almeno quella... Ho sentito che spiegava di essere stata a Bergamo e che si sentiva male. per fortuna le persone intorno a me erano distratte, se avessero sentito questa conversazione sarebbe scoppiato il panico. Per fortuna non l'hanno fatta entrare in sala d'attesa, anche se ho avuto l'impressione che inizialmente non si sapesse bene come comportarsi. Ci sono state alcune telefonate e poi la questione si è risolta".