REDAZIONE PRATO

Contratto e stipendio non bastano: "Pesa la concorrenza dei cinesi"

La testimonianza: "C’è chi chiede indietro le case perché ha offerte di 1500 euro per due camere"

Con uno stipendio da 1400 euro oggi non è possibile trovare un affitto in città per sé e il proprio figlio, se non aspettando mesi e magari un colpo di fortuna. Con l’aiuto di associazioni come Il Casolare. I prezzi degli affitti, anche per chi ha un reddito fisso e sicuro, una volta considerato sufficiente come garanzia, adesso sono troppo alti, in più ci sono diffidenza e concorrenza serrata, definita anche "sleale" in una nota dell’associazione. Tra le tante situazioni affrontate da Il Casolare di Prato – attualmente sono 120 le domande di persone che cercano un appartamento in affitto – ce ne sono almeno tre che inquadrano bene la realtà, tre storie che racconta la stessa associazione nata in seno alla Caritas per far capire le difficoltà del mercato.

La prima. Giulia, nome di fantasia, è una ragazza madre con un figlio di tre anni non riconosciuto dal padre. Lei ha un contratto a tempo indeterminato da 1400 euro al mese. Per mesi non è riuscita a trovare un appartamento, anche piccolo, con un affitto sostenibile. "C’è chi chiede anche 700 euro per un monolocale – dicono dal Casolare – e si capisce che per lei è una richiesta insostenibile". Proprio in questi giorni, dopo molto tempo, è riuscita a trovare un piccolo appartamento in città adatto alle sue esigenze grazie al supporto dell’associazione della Caritas.

La seconda storia riguarda una famiglia numerosa. Si tratta di una famiglia composta da padre, madre e tre bambini. Hanno uno sfratto per fine locazione e cercano una casa adeguata alle loro esigenze.

"Anche in questo caso i prezzi sono alle stelle, si sono sentiti chiedere anche mille euro al mese. Sono disponibili ad andare anche lontano dalla città, a Montepiano, ma non riescono a trovare nulla", spiegano gli operatori del Casolare.

L’ultima storia è quella di un proprietario che ha richiesto al Casolare di avere indietro l’appartamento concesso in affitto a una famiglia. Ha deciso di recedere perché gli sono arrivate offerte di cittadini cinesi disposti a pagare anche 1500 euro per due camere. "Richieste che la nostra utenza non può assolutamente permettersi", concludono dal Casolare.