Comune unico, è nato il Comitato "Meno tasse e più personale" Le mosse verso il referendum

Il primo incontro a Usella con i sindaci Guglielmo Bongiorno (Cantagallo) e Primo Bosi (Vaiano)

E’ stata posta lunedì la prima pietra del comitato per il comune unico della Val di Bisenzio. Una cinquantina di persone si sono riunite al Capannone di Usella per aderire o per ascoltare le parole dei promotori.

La serata è stata aperta dal padrone di casa, il sindaco di Cantagallo, Guglielmo Bongiorno, che ha spiegato le finalità dell’incontro e ha precisato la sua posizione sulla necessità del riunire i tre comuni. "Abbiamo davanti l’ultimo treno – ha detto Bongiorno – non ci saranno altre occasioni almeno per la nostra generazione. In un periodo dove la grandezza conta, un comune di 200 chilometri quadrati e 20 mila abitanti avrebbe il suo peso politico. Il percorso che ci porterà al comune unico dovrà partire dal basso ed essere costruito col contributo di tutti". Del percorso ha parlato Lorenzo Santi, uno dei due primi promotori rimasti, insieme a Gualberto Seri, dopo che Francesca Storai si è ritirata dalla politica. "Nel 2020 abbiamo presentato alla Regione una proposta di legge – ha detto Santi – che abbiamo deciso di ritirare per far entrare fra i proponenti le altre figure che hanno abbracciato l’idea. Quindi ripresenteremo la proposta di legge a nome del comitato, dopodiché avremo 180 giorni per ottenere le firme necessarie per arrivare al referendum". In apertura, anche il sindaco di Vaiano, Primo Bosi, ha voluto esprimere il suo punto di vista. "Se alla consultazione del 2014 avevo qualche dubbio – ha dichiarato Bosi – adesso, dopo quasi 10 anni da sindaco, non ne ho più: un comune unico ci consentirebbe di assumere più persone e di lavorare meglio". Di nuove assunzioni ha parlato Gualberto Seri, che ha elencato i vantaggi di un’unione, fra cui quelli economici, e ha snocciolato diverse cifre che arriverebbero in Vallata, fra riduzione di tasse e finanziamenti.

La sfida che attende adesso gli aderenti al comitato (25 per ora) sarà quella di costruire le linee guida che porteranno ad un progetto per il comune unico. "Riteniamo comunque – ha ribadito Seri – che chi sarà eletto per il nuovo comune abbia tutto l’interesse a rispettare le linee guida che getteremo, informalmente vincolanti in quanto saranno frutto di un sì da parte della maggioranza degli elettori. Un processo questo che rispetta tutte le forme di democrazia, grazie alla raccolta firme e al referendum".

Claudia Iozzelli