CLAUDIA IOZZELLI
Cronaca

Collegamento Gamberame-Canneto. Via Ferrata e sentiero chiuso: proteste: "Aspettiamo il progetto di Ferrovie"

La sindaca Vivarelli: "Cantiere per la messa in sicurezza. Se ci sarà la possibilità apriremo il sentiero"

Ancora proteste per la chiusura del collegamento da Gamberame a Canneto dove, oltre la via Ferrata – su cui Rfi, proprietaria della strada utilizzata per la manutenzione alla ferrovia e come ciclopedonale, sta ancora lavorando dopo dei cedimenti, prima, e un aggravamento importante con l’alluvione del 2023 – è stato sbarrato il sentiero che corre parallelo e che consentiva, in bici o a piedi, di raggiungere il rio Buti e il confine pratese, la vecchia "strada comunale di San Leonardo".

"Sono tornato ad abitare in Val di Bisenzio perché sarei potuto andare a lavorare a Prato con la bici – spiega Giulio Nesi, che ha inoltrato la segnalazione alla nostra redazione - mentre ad oggi tutti i collegamenti ciclopedonali con Prato non solo sono sempre chiusi (nonostante visivamente in ottime condizioni), in più il sentiero è stato chiuso (oltre che con l’opera cementizia a metà, tipo muro di Berlino), anche con delle transenne all’inizio, in Via di Faltugnano. Nessun cartello cita ordinanze a riguardo, o di inizio e fine lavori, come ci si aspetterebbe dalle leggi vigenti. I ciclisti sono isolati e non possono più usare la bici verso Prato, a meno di non passare dalla pericolosissima strada regionale".

Da parte di Nesi e di altri cittadini interessati alla riapertura del sentiero, una richiesta di accesso agli atti e una visura catastale dalla quale si evince che proprietario del sentiero chiuso è proprio il Comune, in quanto "strada comunale". Alle osservazioni del cittadino, arriva la risposta della sindaca Francesca Vivarelli, che spiega la situazione in corso. "Il Comune di Vaiano è in attesa di ricevere da Rfi il progetto definitivo per l’intervento di messa in sicurezza della Via Ferrata – dichiara la sindaca – infrastruttura ferroviaria attualmente interdetta al transito per ragioni di sicurezza. Rfi, proprietaria dell’area, ha già completato studi geologici e idraulici approfonditi e ha presentato una prima bozza del progetto, che interessa un’ampia area colpita da un dissesto franoso rilevante. L’intervento, dal valore di oltre 2,6 milioni di euro, è interamente finanziato da Rfi e potrà partire una volta completato l’iter autorizzativo, con i lavori che si concluderanno entro il 2025. Il Comune ha già incontrato i frontisti, ovvero i proprietari delle aree sovrastanti la via Ferrata, con i quali c’è piena condivisione sulla necessità di procedere. Una volta che Rfi avrà presentato formalmente l’istanza con tutti i dettagli, incluso il piano di cantiere, gli uffici comunali e dell’Unione dei Comuni garantiranno la massima collaborazione per accelerare, per quanto di competenza, l’iter. In merito alla chiusura con blocchi di cemento – continua la sindaca – si specifica che Rfi ha provveduto a delimitare tutta l’area ritenuta a rischio per garantire la sicurezza pubblica, compreso il tratto del sentiero interessato dal dissesto". "Siamo nella fase operativa – spiega ancora l’amministrazione – e ci muoviamo con senso di responsabilità. Il lavoro serio si fa con i progetti e con la loro attuazione concreta, per la quale stiamo lavorando in piena collaborazione con Rfi e secondo le vigenti disposizioni normative. Se il sentiero non sarà interessato dal cantiere e ci saranno le condizioni di sicurezza, siamo pronti a valutarne la sistemazione, almeno con interventi minimi che ne permettano un utilizzo in sicurezza". Il Comune resta disponibile ad ogni interlocuzione con i cittadini, conferma la massima trasparenza e assicura "che l’obiettivo condiviso resta la riapertura in sicurezza dei collegamenti tra Gamberame e Canneto tramite via Ferrata, a beneficio di tutta la comunità".

Claudia Iozzelli