REDAZIONE PRATO

Chiude la Elafil, 14 senza lavoro Guarducci: "Non avevamo scelta"

L’imprenditore in lacrime "Durissima salutare gli operai ma resistere alla concorrenza ormai era impossibile"

Ha chiuso la filatura Elafil di via Garigliano. Quattordici persone sono rimaste senza lavoro e ora dovranno provare a ricollocarsi in questo momento difficile. La filatura apparteneva alla famiglia Guarducci e ha dovuto alzare bandiera bianca dopo aver tentato in ogni modo di resistere.

"E’ così, ci abbiamo provato davvero a restare aperti nonostante le difficoltà, ma ogni giornata era in perdita, non potevamo fare diversamente a questo punto", dice Luigi Guarducci, contitolare del Lanificio Europa, per cui la Elafil lavorava, e tra i fondatori dello stesso lanificio, una delle aziende storiche del distretto tessile.

L’azienda era nata all’inizio degli anni Novanta ed era specializzata nella produzione di filati elasticizzati, un prodotto che ha subito nel tempo la fortissima concorrenza delle aziende cinesi, pakistane e in generale dei produttori asiatici.

"Ci sono sul mercato filati che costano la metà di quelli che facevamo noi, non abbiamo potuto fare altro che chiudere la produzione e affidarci per il lanificio a fornitori esterni", spiega ancora Guarducci prima di raccontare, con la lacrime agli occhi, la parte più brutta della storia.

"Non ho parole per dire quanto ci sia costato salutare chi ha lavorato per noi in questi trent’anni – sottolinea l’imprenditore – E’ stata durissima. I nostri operai ci hanno ringraziato per averci provato fino alla fine, in ogni modo. Ma non potevamo andare avanti, non potevamo...".

Le lettere di licenziamento sono arrivate la scorsa settimana e adesso per dodici operaie e due operai della Elafil si apre la difficile partita del ricollocamento in un distretto in crisi per il Covid. "Già, il Covid – chiude Guarducci – è stato la mazzata finale".