
Chiesa storica salvata Il recupero Made in Prato adesso fa più bella Noto
L’occasione di salvare uno dei patrimoni storici della città di Noto, per gli architetti Sabrina Bignami e Alessandro Capellaro, è arrivata mentre si trovano nella città siciliana per un altro lavoro, la ristrutturazione di un hotel. "Abbiamo conosciuto i proprietari e ci siamo innamorati del progetto che riguarda la chiesa di Sant’Agata, la più antica di Noto, ricostruita dopo il terremoto del 1693 – raccontano – e poi convertita in ospedale, utilizzata fino al 1982, infine sconsacrata e chiusa al pubblico per decenni".
L’operazione – avviata lo scorso dicembre – era ambiziosa e si proponeva di trasformare l’antica chiesa, cara ai fedeli della zona, in una boutique d’alta moda senza stravolgere la splendida architettura tardo barocca. Un intervento che all’inizio non convinceva i siciliani residenti.
"La struttura che fa parte del monastero delle monache Benedettine Bianche – spiegano i due professionisti – aveva punti di forza spettacolari che volevamo valorizzare come la scenografica scalinata che porta al sagrato della chiesa e che è lastricato con pietra lavica e ciottoli di fiume. L’interno, ad una sola navata, ha un bellissimo altare maggiore e varie nicchie in marmi multicolori". E alle meraviglie presenti nell’antico contenitore di circa 300 metri quadrati ne corrispondevano altre che non c’erano più. La chiesa è stata saccheggiata negli anni di oblio: spariti affreschi e decori, i quadri e l’interno pavimento.
Proprio su queste mancanze si è giocata la sfida per i due architetti e come spesso accade nei processi creativi l’idea vincente nasce dalla necessità di superare un problema. "Ci siamo avvicinati in punta di piedi, con molto rispetto per il luogo, lavorando con il Comune di Noto e con la Soprintendenza – sottolineano Bignami e Capellaro – il nostro scopo era realizzare un’opera temporanea che con pochi interventi potesse diventare una boutique funzionale con moduli leggeri, da togliere nel futuro senza lasciare traccia. Anche il pavimento è stato posato con questa filosofia anche se al suo interno si sono tutti gli impianti necessari, dall’elettricità ai condizionatori".
Così a fine giugno, dopo appena sei mesi di lavoro, è stato inaugurato il negozio in via Trigona, firmato PozziLei e chiamato "Santhagata", dal nome latino, conciliando la moda con l’arte e la cultura. Un concept store basato sul lifestyle, con spazio all’abbigliamento, ai profumi, ai cappelli e ai libri. Gli arredi sono stati costruiti "site specific" interamente su misura con l’eccellenza dell’artigianato locale e qualche tocco toscano, come le paglie fiorentine usate per ricoprire i mobili. L’impianto delle luci è invisibile e niente disturba la visione del soffitto barocco. Il sindaco di Noto, Corrado Figura sulle sue pagine social ha salutato il progetto parlando di "utilizzo ottimale dei beni immobili nel centro storico per conservarli e per creare un’attrattiva con un ritorno per la città sia economico che in termini di pubblicità". Riuscito quindi il recupero dell’ex chiesa, valorizzata senza apporre modifiche all’immobile. E vista la folla all’inaugurazione anche i siciliani hanno apprezzato.
Elena Duranti