Non è un centrodestra spaccato quello che si muove oggi a Prato, ma una coalizione che sta affrontando un percorso di consolidamento, strutturazione e radicamento territoriale. A rispondere alle critiche sul presunto disorientamento politico e sulla mancanza di una linea condivisa è Matteo Mazzanti, portavoce provinciale di Fratelli d’Italia, che rivendica il lavoro fatto nell’ultimo anno come "un primo passo importante, non un punto di arrivo, ma il vero inizio di un percorso organico".
"Rispetto al passato - afferma Mazzanti - quando il gruppo consiliare si muoveva spesso in ordine sparso, c’è maggiore organicità. Certo, stiamo ancora strutturando la nostra presenza e definendo con chiarezza il percorso politico, ma i temi vengono affrontati, discussi e sviluppati collettivamente. A partire dalla analisi dei dati Sori e la lotta all’evasione, che abbiamo rilanciato con una campagna locale ben inserita nel dibattito nazionale. Si tratta di una visione coerente che si traduce in atti e prese di posizione".
Uno dei punti cardine per Mazzanti è il radicamento territoriale, che si sta costruendo: "Per noi di Fratelli d’Italia - spiega - non è stato facile. Siamo passati attraverso il primo vero ciclo completo di congressi comunali su tutto il territorio provinciale: a Prato, Montemurlo, in Vallata nei Medicei. Abbiamo nuovi coordinatori e una rete in crescita. Il nostro radicamento, che prima era più debole, oggi comincia a prendere forma, e questo è fondamentale per avere una presenza politica incisiva".
A chi parla di centrodestra disunito, Mazzanti risponde con pragmatismo: "Ci sono sensibilità diverse, è vero, ma anche una sinergia concreta tra gli alleati. Dentro Fratelli d’Italia, in particolare, c’è unione e dialogo. Abbiamo chiarito gli obiettivi e definito un percorso comune. Io stesso, da ex consigliere comunale, posso dire che oggi siamo molto più presenti e compatti rispetto al passato".
Alle parole del portavoce si unisce Claudio Belgiorno, consigliere comunale di Fratelli d’Italia, che interviene nel dibattito per respingere l’accusa di scarsa incisività. "A quasi un anno di mandato – afferma – possiamo dire con orgoglio che il nostro gruppo ha prodotto un numero di atti superiore rispetto alla scorsa legislatura. Non è vero che siamo assenti: semmai, mancano occasioni adeguate di confronto, visto il calo delle sedute consiliari dedicate a temi cittadini".
Belgiorno rivendica anche un forte impegno: "La mia attività è quotidiana e visibile nei quartieri, con petizioni e proposte concrete. Il rapporto con i cittadini è solido. Piuttosto, invito il centrodestra a dotarsi di figure comunicative più forti e riconoscibili: serve una leadership coesa, capace di rappresentare la coalizione".
Il messaggio che arriva da Fratelli d’Italia è chiaro: si sta costruendo una nuova fase, più solida e radicata, per presentarsi alle prossime sfide con una visione condivisa e un’organizzazione territoriale all’altezza. Non un centrodestra diviso, ma un cantiere politico in evoluzione.
Silvia Bini