
Cenone di fine anno, stasera quasi tutti i locali fra Poggio a Caiano, Carmignano, Montemurlo e la Val Bisenzio sono al completo. Ma il cenone di una volta, composto da una decina di portate, ha lasciato il posto alla classica "cena", come fosse una serata normale. In tanti brinderanno nei ristoranti, nelle pizzerie e trattorie e parecchi scelgono la cena come inizio della notte di San Silvestro per poi spostarsi a Firenze o a Prato, fra discoteche o passeggiate sotto le stelle.
Sulle prenotazioni pesa però l’incognita "influenza": la febbre dell’ultimo minuto potrebbe infatti portare a qualche disdetta ma è stato messo in conto dai ristoratori. "Siamo aperti e al completo da qualche tempo – sorride Valerio Martini del ristorante Il Falcone a Poggio a Caiano – ma a differenza di Natale che erano quasi tutte famiglie a tavola, a Capodanno abbiamo più gruppi di giovani e anche clienti non del posto che mangiano e poi magari vanno a fare mezzanotte o a ballare in altri luoghi".
L’hotel Hermitage, sempre a Poggio, per fine anno organizza due diverse serate: in una sala ci sarà la "cena con delitto", nell’altra sala invece spazio al cenone di San Silvestro accompagnato da musica dal vivo. "Entrambe le sale sono al completo – spiega Fabrizio Finocchi, direttore dell’Hermitage – mentre per il pranzo di Natale non abbiamo registrato il tutto esaurito ma siamo comunque soddisfatti. Per quanto riguarda l’hotel se a Natale avevamo pochi turisti alloggiati, registriamo il completo per la fine della dell’anno. Il bilancio per queste festività è quindi per noi positivo".
"Le prenotazioni ci sono, più del 2021 – racconta Graziella Ferrarello, chef e titolare dell’Antica Osteria dei Mercanti a Carmignano – e la clientela è composta da gente del posto, famiglie e gruppi di amici, ma anche turisti che alloggiano negli hotel della zona e arrivano da Verona e Treviso. Stranieri per il momento no, non ce ne sono. Il menu è alla carta vede la presenza dei nostri piatti tipici: il Bigio di Carmignano cioè i ravioli di pasta fresca ai fichi secchi, il peposo e la bistecca alla fiorentina".
L’Osteria Su Pe’ I Canto di Carmignano invece quest’anno è chiusa, riaprirà il 3 gennaio, mentre è tornato il Capodanno da Delfina ad Artimino: "Per anni siamo stati chiusi per San Silvestro – spiega Carlo Cioni affiancato da Riccardo e dallo staff – poi abbiamo riaperto ma come se fosse una serata normale. Siamo al completo da diversi giorni. Proporremo la nostra cucina tradizionale affiancata da alcuni piatti particolari come la selvaggina: il pasticcio di fagiani, i colombacci ripieni, il daino. Poi il carrè di vitello con arancio, il capretto, lo spiedo. Chi vorrà restare a brindare con noi alla mezzanotte saremo ben lieti, tanti clienti dopo cena si dirigono altrove ad aspettare l’anno nuovo: Firenze, Prato, al mare".
A Montemurlo, fra i locali più noti, spicca sicuramente la "Taverna della Rocca": "Metteremo a tavola – dice Alfio Marchese, titolare e maitre – circa 120 persone con un menu di pesce e di terra. Quest’anno abbiamo notato proprio il grande desiderio della gente di uscire e di festeggiare il capodanno, dopo due anni di restrizioni pesanti, e i tavoli si sono riempiti velocemente".
M. Serena Quercioli