REDAZIONE PRATO

C’è il "Giro dei due bacini" La cicloturistica di Viaccia

Domenica la corsa che è anche la prima prova del "Circuito Terre dei Medici". Tre percorsi: quello corto di km 50, il medio di 119 e il lungo di 137 km.

Tutto pronto a Viaccia presso il Circolo La Libertà di via Pistoiese per il Giro dei Due Bacini, rassegna cicloturistica organizzata dalla locale Ciclistica presieduta da Fausto Mati. Per l’edizione del quarantennale i due percorsi, il lungo e il medio, saranno percorsi in senso inverso rispetto al 2022, quindi prima il versante pistoiese con la salita della Riola da Pistoia all’Acquerino e quindi la provincia di Bologna nella zona dei due bacini prima di entrare in quella di Prato nell’alta Val Bisenzio. A tale proposito la Ciclistica Viaccia raccomanda ai cicloturisti il rispetto del codice della strada e nel percorrere la galleria che incontreranno nella parte finale di avere dietro gli strumenti di visibilità. Il Giro dei Due Bacini sarà la prima prova del "Circuito Terre dei Medici" con ritrovo presso il campo sportivo "Mauro Ribelli" di Viaccia in via Valdingole e partecipazione per tutti i concorrenti in possesso di regolare tessera e di certificato medico d’idoneità per l’anno in corso rilasciata dagli Enti della Consulta. Qualunque sia il percorso prescelto previsto il "pasta-party" finale e vari ristori lungo il percorso, con iscrizioni che saranno riaperte anche domenica mattina dalle ore 7 alle 8,30, solo per il percorso corto e autogestito.

L’orario della premiazione è dalle 14.30 alle 15.30, presso il Circolo La Libertà di via Pistoiese. Quanto ai percorsi ne sono previsti tre, quello corto di km 50, il media di 119 e il lungo di 137 km. Infine la partenza sarà "alla francese" ovvero timbro del personale cartellino e via sul percorso dalle 7,30 alle 8,30 per tutti i percorsi. Il Giro dei Due Bacini-Memorial Giuseppe Amatucci indimenticabile dirigente e cicloturista del Viaccia, è patrocinato dal Comune di Prato con la collaborazione di tutti i comuni attraversati e l’obbiettivo quello di avere almeno 500 concorrenti.

Antonio Mannori