MONICA BIANCONI
Cronaca

Case per padri separati, il cantiere non c’è

L’area di Grignano in cui dovevano sorgere i cinque alloggi è abbandonata ormai da sette anni. "La ditta ha rescisso il contratto"

di Monica Bianconi

Prima, nel 2014, in un terreno di proprietà del Comune, in via Leopardi, a Cafaggio. Poi dopo le proteste dei residenti contrari alla cementificazione dell’area verde, il luogo per la realizzazione di cinque appartamenti per la sistemazione di padri separati o divorziati è stato individuato in via Meoni angolo via Salviati a Grignano. Proprio il cantiere di Grignano, ormai da anni, si trova in uno stato di completo abbandono. L’area è transennata, sono state realizzate le fondamenta del palazzo, ma ad imperversare sono erbacce e un cumulo di terra frutto dello scavo per l’inizio dei lavori. Insomma un cantiere lasciato a se stesso che stona con il bel giardino realizzato nei pressi della struttura con tanto di attrezzi ginnici. E pensare che i soldi ci sono dal momento che il Comune si era accaparrato una parte degli 810.000 euro messi a disposizione, con un bando del 2012, dalla Regione Toscana per la realizzazione di appartamenti dedicati a padri separati che a causa delle difficoltà economiche si trovano in difficoltà, spesso addirittura costretti a dormire in macchina. Il progetto presentato dal Comune di Prato e da Epp era rientrato fra quelli finanziabili perché aveva ottenuto un alto punteggio per la qualità dell’intervento e per l’impiego di bioedilizia e sistemi di risparmio energetico per realizzare un edificio di "classe A". L’Idea di comune e di Epp, infatti, è quella di realizzare cinque appartamenti di 45 metri quadrati per padri separati e in condizioni economiche di disagio, con in più area giochi, giardini e centro civico aperto a tutti i residenti dell’area. All’epoca, nel 2015, l’assessore Valerio Barberis spiegò che per il via libera all’utilizzo del terreno di Grignano sarebbe mancato il cambio di destinazione d’uso poiché il terreno era adibito a "servizi scolastici".

Cambio di destinazione eseguito, ma la situazione resta la stessa. Degli appartamenti nemmeno l’ombra. A chiarire i fatti ancora una volta è Barberis: "Confermo che le case per padri separati si faranno in via Meoni angolo via Salviati. Purtroppo la ditta che aveva vinto la gara per la realizzazione dei lavori ha rescisso il contratto ed Epp è tornata in possesso dell’area e si sta attivando per ripartire e terminare l’opera. Intanto è stato realizzato il giardino, con attrezzi ginnici, utilizzato da tutti residenti". I tempi della ripresa dei lavori non sono certi e nel frattempo i padri separati e divorziati aspettano da sette anni una sistemazione.