
La crisi energetica picchia duro. Talmente tanto che le aziende per tentare una resistenza sono costrette ad aprire a giorni alterni. L’ultimo stratagemma delle imprese conto terzi, in particolare tintorie e rifinizioni, le più colpite dagli aumenti, è lavorare due giorni su cinque e i restanti tenere chiuso. Un ultimo disperato tentativo per provare a resistere ai costi abnormi che hanno già stritolato i bilanci e costretto gli imprenditori con le spalle più larghe ad aprire il portafogli per cercare di tappare i buchi e saldare bollette di gas e elettricità. L’assurdo è che le aziende restano chiuse, mentre avrebbero così tante commesse da poter lavorare anche di notte, cosa che non si vedeva a Prato dagli anni d’oro del tessile a parte per qualche realtà sporadica che ancora gira su tre turni giornalieri. "Sono nel tessile dagli anni ’80 e una situazione come questa non l’avevo mai vista". A parlare è Daniele Luconi imprenditore di lungo corso, titolare della Trafi Creatività Tessile di Montemurlo, tintoria storica che impegna 30 lavoratori e in cui da alcuni giorni giorni viene applicata la settimana corta cercando di concentrare il più possibile il lavoro nelle 48 ore in cui si dà la via alle caldaie. Le bollette mensili sono diventate macigni. Quintuplicate nel giro di tre mesi: da 30.000 a 160.000 euro al mese solo di gas per mandare avanti la produzione. A questo vanno aggiunti i costi dell’energia che sono triplicati e infine quelli delle materie prime. Ogni giorno per la Trafi accendere le caldaie significa mettere in conto 5.000 euro di costi fissi. "Siamo di fronte ad una vera e propria speculazione: i costi hanno iniziato a lievitare a novembre, quini molto prima che scoppiasse la guerra in Ucraina", aggiunge Luconi. "Dalla fine dell’anno scorso è stato un crescendo che sta stritolando il tessuto sano del distretto". La parte del distretto, dice Luconi, che a Prato dà lavoro a 30.000 persone, fatta di realtà medio piccole che non riescono più a sopportare costi così estremi. "Non ci sono più margini di resistenza, non ce la facciamo a tenere aperto eppure avremmo così tante commesse da poter lavorare anche di notte. Ma quando possiamo aumentare i prezzi? Abbiamo provato con grandi difficoltà verso i clienti a maggiorare del 25% i listini, ma nemmeno questo bastava a coprire gli aumenti".
"Allora dopo una settimana di riunioni con i colleghi del mio settore, abbiamo deciso di lasciare invariati i listini e applicare un ticket energetico calcolato ogni giorno in base al prezzo del gas. Non si tratta di aumenti definivi, i prezzi non sono stati ritoccati, è un contributo al pagamento delle bollette, quando i costi torneranno nella norma le maggiorazioni saranno eliminate". Il problema però è il tempo. La Trafi creatività tessile è un’azienda storica specializzata nella tintura tradizionale e nella tintura fantasia dei capi, un punto di riferimento per il distretto. Ma per quanto ancora?.
Silvia Bini