Multa mai ricevuta e verbale decuplicato. Una vicenda assurda che pesa sulle tasche del cittadino costretto a sborsare 413 euro per un verbale da appena 42. E ciò che è peggio, il fatto di sentirsi impotente davanti al telefono muto indicato sul verbale quale numero da contattare per avere spiegazioni. Spiegazioni ovviamente mai arrivate telefonicamente con l’unica via d’uscita di ritrovarsi a pagare una cifra spropositata per evitare ulteriori spiacevoli sorprese. "Ho ricevuto una raccomandata con la quale mi veniva attribuita una multa da 306 euro per non avere comunicato i dati della patente relativi ad un altro verbale del 6 giugno 2022", racconta Patrizia Fiaschi. "Purtroppo, non ho mai ricevuto nessuna comunicazione in merito. Ho provato più volte a contattare il numero 0574.183878 come indicato sul verbale, ma non sono mai riuscita a parlare con un operatore, quindi mi sono recata all’Urp della polizia municipale dove mi hanno spiegato che la notifica di un atto non richiede la firma del destinatario, ma solo quella del notificatore che attesta l’avvenuta consegna. Chi assicura al destinatario l’esatta e precisa consegna?". Nel frattempo la multa è continuata a lievitare: da 42 euro a 101 euro. "Sono rimasta di sasso, molto amareggiata, pensavo fosse davvero un brutto scherzo e invece era realtà - aggiunge Fiaschi -. L’unica cosa che ho potuto fare è stata quella di richiedere l’accesso agli atti ma nel frattempo, mio malgrado, ho dovuto pagare la multa: 101 euro oltre 4 euro di T-serve più altri 308 per un totale di 413 euro". E così che una multa di 42 euro del 6 giugno in meno di 6 mesi è diventata dieci volte più alta. Possibile? "Sembra uno scherzo di cattivo gusto, un tasso di interesse che neppure il più efferato usurario potrebbe applicare", aggiunge la cittadina amareggiata. "Nel frattempo ho avuto accesso agli atti dove era indicata la mancata consegna del verbale per ’temporanea assenza del destinatario’ avvenuta il 16 agosto anche se mia mamma era a casa. Mi domando: il postino avrà suonato? Oppure avrà aspettato un tempo congruo? - aggiunge la donna -. Sta di fatto che nella mia cassetta postale la cartolina per ritirare la raccomandata non è mai arrivata, ma come posso fare a dimostrarlo? Le ragioni dei cittadini sono inascoltate e non vi è nessuna possibilità di difendersi. Una modalità davvero vessatoria. I cittadini dovrebbero poter firmare la ricevuta di qualsiasi raccomandata che attesti l’effettiva consegna soprattutto in un’epoca dove tutto è oramai digitalizzato. Nel 2023 ancora con questi metodi arcaici che vanno solo a discapito delle persone oneste".
Silvia Bini