Caos monopattini Giungla senza regole tra mezzi truccati e parcheggi selvaggi

La media è di 5 incidenti ogni mese. Diverse proteste da parte di cittadini che li vedono sfrecciare ovunque in barba al codice della strada. Sulla declassata presto segnaletica di divieto di circolazione ai velocipedi.

Caos monopattini  Giungla senza regole  tra mezzi truccati  e parcheggi selvaggi
Caos monopattini Giungla senza regole tra mezzi truccati e parcheggi selvaggi

Sessantadue incidenti in un anno, sedici sequestri di mezzi ‘truccati’ e un generale caos normativo che crea polemiche e malumori fra automobilisti e pedoni. Dà la sensazione di una giungla normativa quella che abbraccia la circolazione dei monopattini elettrici in città e su tutto il territorio nazionale. La presenza dei mezzi sui marciapiedi, o sulle strade a lunga percorrenza o ancora in sosta un po’ ovunque in città, hanno creato una lunga scia di polemiche, con mail di protesta inviate anche al cittadino cronista de La Nazione. D’altronde l’utilizzo a Prato dei monopattini elettrici è sempre più diffuso e adesso con l’arrivo della stagione primaverile c’è l’attesa per un ulteriore boom di circolazione. Da qui la necessità di mettere regole chiare sulle strade e di potenziare i controlli.

La polizia municipale, ad esempio, sta dialogando con Anas per fare apporre specifica segnaletica verticale su tutta la declassata, così da chiarire il divieto di circolazione di ogni tipo di velocipede, monopattini elettrici compresi, dal viale Da Vinci. E poi c’è l’attività del nucleo territoriale centro storico, con alcuni agenti dedicati anche ai controlli dei monopattini. Ricordiamo che nella zona pedonale il limite massimo di velocità è di 6 chilometri orari. I numeri d’altronde destano un po’ di preoccupazione al comando di piazza Macelli, che già nel 2022 ha portato avanti campagne di sensibilizzazione sulla guida di questi mezzi elettrici sia fra gli studenti che fra i cittadini stranieri. L’anno scorso si è assistito a una media stabile di cinque incidenti al mese che hanno coinvolto i monopattini. Di questi alcuni sono stati gravi. Non solo. Dai controlli è emerso anche il fenomeno di ‘truccare’ i mezzi, così da farli andare più veloci, fino a fargli raggiungere i 40 chilometri orari (il limite consentito su strada è di 25 chilometri orari). Oppure di prevedere delle sorte di sedute, così da renderli a due posti, quando in realtà sono omologati per la fruizione di una singola persona.

"Qualcuno li acquista direttamente dall’estero già modificati – spiega il comandante della polizia municipale, Marco Maccioni -, altri invece li truccano in loco. Il problema è che viene fatto un utilizzo promiscuo di questi mezzi, quasi come se fossero dei motorini, quando in realtà non lo sono affatto". Il problema è legato sia alle strade ad alta percorrenza, un esempio su tutti è quello di via Berlinguer, utilizzata da molte persone che si spostano col monopattino per raggiungere il luogo di lavoro al Macrolotto Due, che al centro storico. Nel primo caso la visibilità dei mezzi elettrici è spesso scarsa e quindi il rischio di incidente è dietro l’angolo. In centro storico invece c’è il tema della convivenza dei pedoni con tanti conducenti di monopattino che viaggiano oltre il limite consentito e spesso trasportando dietro anche un’altra persona. Da qui i controlli della territoriale centro e quelli delle pattuglie della municipale nel resto della città. Senza dimenticare il tema del casco, con la battaglia vinta davanti al Tar dalle aziende che gestiscono il servizio di sharing, con l’eliminazione dell’obbligo fatta eccezione per i minorenni. "L’attenzione da parte del comando è massima – conclude Maccioni -. Irregolarità e imprudenze alla guida dei monopattini saranno prontamente sanzionate".

Stefano De Biase