REDAZIONE PRATO

Cani fra gli scaffali, l’ultima battaglia. Tanti supermercati ora dicono 'no'

Spuntano nuovi divieti d’ingresso. E c’è chi allestisce recinti esterni

L’avviso affisso all’ingresso di PratoCarni: no ai cani di grande taglia, sì a quelli più piccoli Foto Attalmi

Prato, 23 agosto 2017 -  CANI e shopping, che strano binomio. Sconosciuto o quasi. Chi ha un amico peloso di grossa taglia lo sa e spesso ci rinuncia a priori. Chi invece ne ha uno più piccolo ci prova, ma non è così semplice. E’ stata una recente nota del ministero della Salute, nella quale si danno precisazioni in merito alla presenza di animali in locali di vendita di alimenti, a riaccendere il dibattito sulla presenza o meno di Fido in supermercati, centri commerciali e locali in genere. Il documento del ministero chiarisce che l’accesso ai cani «è consentito solo nei locali nei quali non vengono esposti o conservati prodotti alimentari, anche confezionati».

Ed così che anche in città hanno iniziato a spuntare di nuovo i cartelli «Io non posso entrare» che per un lungo periodo erano andati in pensione. Una parziale retromarcia dopo il chiarimento del ministero è stata fatta da alcuni negozianti e supermercati di Prato e provincia. Nei punti vendita Pam, ad esempio, dal primo di agosto vige il divieto di ingresso assoluto e la decisione ha attirato critiche e polemiche, soprattutto sui social, tanto che non sono poche le persone che si sono risentite e che hanno preferito restare fuori. Ormai ci eravamo abituati a vedere cani di piccola e grossa taglia girovagare per le corsie, tra la pasta e le scatolette. Adesso però le maglie della legge si sono strette e non è più così scontato andare a fare shopping accompagnati dal nostro amico a quattro zampe.

Secondo la Lega anti vivisezione (Lav) la recente nota del ministero della Salute sarebbe imprecisa e contraddittoria. La legge in effetti non è così chiara e in parte stride con il regolamento comunale, se è vero che la PratoCarni alle Badie ha dovuto comunicare al Comune la scelta di consentire l’ingresso nel negozio solo ai cani di piccola taglia. Il problema sta tutto nei chili: i cani piccoli, quelli da borsetta, possono entrare un po’ ovunque. Per mastini, labrador e pastori la vita si complica. «Non abbiamo assolutamente niente contro gli animali, ma anche alla luce di quanto prevede il ministero abbiamo deciso di consentire l’ingresso solo ai cani di piccola taglia che possono stare nei trasportini. Per gli animali più grandi abbiamo realizzato un’area davanti al locale dove possono aspettare il padrone in sicurezza», dice la titolare del market PratoCarni. «E’ una questione di rispetto per chi non ama gli animali e non si sente a proprio agio con un cane vicino».

In tutto questo si inseriscono i Gigli che da marzo hanno aperto le porte ai cani (ma non nel supermercato Panorama). Da anni si pone la questione della possibilità di accesso degli animali domestici, in particolare cani, proprio nei supermercati. Ma al di là delle polemiche, neppure l’ultima precisazione del ministero dà molti chiarimenti e così da regione a regione, da comune a comune, da Asl ad Asl - ma anche da negozio a negozio - vigono disposizioni differenti che si basano di volta in volta su buon senso, sensibilità ed esperienze. Il dibattito è appena all’inizio.

Silvia Bini