Bosco urbano a Tobbiana . Il primo albero

Il progetto "Arte per la forestazione" promosso dall'associazione Arte Continua in collaborazione con il Comune di Prato prevede la piantumazione di 150 alberi e 400 arbusti in un'area di 7.500 mq, per ridare un'anima verde alla zona e abbattere le polveri sottili. Un'iniziativa che contribuirà a contrastare la crisi climatica.

Mercoledì scorso, giorno consacrato a San Francesco, è statro piantato il primo dei 150 alberi che costituiranno il Bosco delle Neofite in via dell’Orsa Minore a Tobbiana, lungo viale Allende, nell’ambito del progetto “Arte per la forestazione” promosso dall’associazione Arte Continua in collaborazione con il Comune di Prato.

Alla piantumazione hanno preso parte il sindaco Matteo Biffoni, il vescovo di Prato Giovanni Nerbini, l’assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici Valerio Barberis, il presidente di Arte Continua Mario Cristiani e il professor Stefano Mancuso, che ha progettato l’intervento insieme a Pnat.

L’associazione ha promosso la vendita all’asta di opere d’arte e i fondi raccolti consentiriranno di creare un’area boschiva, che Stefano Mancuso e Pnat hanno chiamato appunto Il Bosco delle Neofite , con 150 alberi di specie diverse tra caducifoglie e sempreverdi, oltre a 400 arbusti distribuiti su una superficie di 7.500 mq, arricchiti da accessi e percorsi realizzati con materiali naturali e permeabili e da un l’impianto di irrigazione. "Le opere d’arte si trasformeranno in alberi, ma senza scomparire - spiega l’assessore all’Urbanistica Barberis - Un’area verde importante che riqualificherà la zona, anche perché sorge accanto ad una delle arterie maggiormente trafficate della città". "Con il Laudate Deum Papa Francesco ci ha esortato a prenderci cura del mondo in cui viviamo e a fare qualcosa contro la crisi climatica - ha aggiunto il vescovo Nerbini - L’iniziativa si pone in questo solco, per ridare un’anima verde a strade e case: non ci possono essere cambiamenti duraturi senza cambiamenti culturali". L’intervento può arrivare ad assorbire fino a 3000 kg di CO2 all’anno e abbattere le polveri sottili provenienti dall’intenso traffico della zona, offrendo allo stesso tempo agli abitanti del quartiere uno spazio verde di relax a contatto con la natura.