Bollette dell’energia. Sul mercato libero vince la continuità: "Famiglie prudenti"

Dopo la fine delle tutele soltanto il 5% dei clienti ha modificato la tariffa del servizio, rimanendo però con lo stesso gestore. Tra un anno la scelta definitiva. E da luglio si cambia per la luce.

Bollette dell’energia. Sul mercato libero vince la continuità: "Famiglie prudenti"

Bollette dell’energia. Sul mercato libero vince la continuità: "Famiglie prudenti"

Il passaggio dal mercato di maggior tutela a quello libero porta una sorpresa: solo il 5% dei pratesi ha colto l’occasione offerta dal governo. Il restante 95% è rimasto fedele al proprio gestore senza optare per alcuna offerta e quindi senza sottoscrivere alcun nuovo contratto. Semplicemente tutti coloro che non hanno effettuato una scelta entro il termine dell’11 gennaio sono passati in automatico alla tariffa ‘Placet’ (presente per tutti i gestori).

I clienti sono stati quindi passati automaticamente ad una fornitura con condizioni economiche e contrattuali definite dall’Autorità, ad eccezione di una componente fissa annuale definita dal venditore. L’offerta cosiddetta ‘Placet’ dura 12 mesi. Al termine è probabile che venga proposta una nuova tariffa simile sempre decisa dall’Autorità.

Solo 5% dei clienti di Estra residenti nella provincia pratese (in totale la società quest’anno è arrivata ad avere un milione di clienti) ha deciso di scegliere un piano tariffario più adatto alle proprie esigenze (possono variare ad esempio in base alle fasce orarie o ai giorni della settimana) restando però sempre all’interno di Estra. Anche coloro che finora non hanno effettuato alcuna scelta possono in qualunque momento decidere di passare ad un nuovo contratto o ad un nuovo fornitore.

"Si tratta di un passaggio storico, temevamo di perdere quote di mercato e invece non è successo – spiega Antonino Azzarello direttore commerciale di Estra – si è trattato di un passaggio graduale con la fine di un mercato storico, che siamo riusciti a comunicare bene ai nostri clienti con lettere e informazioni a tappeto". Non sono stati coinvolti nel passaggio al mercato libero i clienti vulnerabili per età, condizioni economiche, disabilità. Questi ultimi infatti continuano, ad avere una fornitura ’protetta’ con condizioni regolate dall’Autorità. Rientrano nella categoria dei ‘vulnerabili’ coloro che hanno compiuto 76 anni di età, che si trovano in condizioni economicamente svantaggiate, i soggetti titolari della legge 104 e chi abita in strutture di emergenza. Situazioni che riguardano circa il 42% dei clienti di Estra.

Nel caso dell’energia elettrica invece il passaggio al mercato libero è stato posticipato da aprile al 1° luglio. Chi non rispetterà la scadenza non resterà comunque senza corrente, ma si troverà con un fornitore che non ha scelto e che ha acquistato la sua utenza all’asta (la cosiddetta fornitura con il servizio a tutele graduali): quindi i cittadini si vedranno arrivare nella cassetta della posta una bolletta di un gestore che non conoscono. Non c’è però da preoccuparsi perché resta per chiunque la possibilità, in qualsiasi momento, di sottoscrivere un contratto a propria scelta. Chi entrerà in fornitura con il servizio a tutele graduali, dovrà comunque scegliere un’offerta del mercato libero entro tre anni al massimo. Quali sono le strade adesso? I clienti potranno scegliere se aderire alla proposta del loro fornitore; scegliere un’altra offerta dello stesso fornitore con caratteristiche che preferiscono; cambiare fornitore scegliendo ovviamente una qualsiasi offerta del mercato libero.

"Estra Toscana arriva a quota un milione di clienti quindi è stato anno molto positivo con un aumento considerevole di contratti – continua Azzarello – Una società solida e un punto di riferimento, per questo abbiamo scelto anche di cambiare politica di marketing. Non chiamiamo più al telefono i clienti, ma abbiamo persone fisiche che si muovono per appuntamento. Una scelta che ha premiato, il contatto umano è sempre gradito. Il consiglio che diamo alle famiglie in questo momento di transizione è quello di affidarsi sempre a gestori conosciuti e con sedi fisiche".

Silvia Bini